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Boll. Malacol., 60 pp 163-175

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Revisione delle cipree (Mollusca, Cypraeoidea) mesozoiche italiane

Luigi Capasso
Museo universitario,
Università “Gabriele
d’Annunzio” di Chieti e
Pescara, Piazza Trento e
Trieste 1, 66100 Chieti
(Italia),
www.museo.unich.it,
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Abstract
The author presents the revision of the 17 specimens of Mesozoic cypraeids found in Italy, following the direct re-examination of the specimens, three of which are currently lost. The review led to the identification of only six formally valid species, belonging to four genera: (i) Palaeocypraea tithonica and (ii) Bernaya gemmellaroi, from the Tithonian of Termini Imerese and the Island of Capri; (iii), Bernaya apenninica (not Cypraea retusa, preoccupied name) from the Cenomanian of the Ocre Mountains; (iv) Cypraea pustulifera, from the Cenomanian of the Ocre Mountains; (v) Bernaya molisana sp. nov., from the Turonian-Senonian of the Matese. Furthermore, direct examination of the types allowed me to definitively establish that (vi) Bernaya (Protocypraea) striata, also from the Cenomanian of the Ocre Mountains, belongs to the genus Ovula. From a paleoecological and evolutionary point of view, it is confirmed that the first fossil forms of cowries date back to the Jurassic and began to diversify in the Cretaceous in the Mesozoic reef environment characterized by high energy, thanks precisely to the tiny dimensions, as well as the thickness and shape, almost hemispheroidal, very slightly elongated in the longitudinal direction, of their convoluted niche. Finally, we underline the importance of the two forms from the Tithonian age, which represent the oldest cowrie taxa known today, Palaeocypraea tithonica and Bernaya gemmellaroi.

Key words
Cypraeoidea, Mesozoic, Italy.
Riassunto
L’autore espone la revisione, conseguente al riesame diretto dei campioni, dei 17 esemplari di cipreidi mesozoici rinvenuti in Italia, tre dei quali sono risultati attualmente perduti. La revisione ha portato ad identificare soltanto sei specie formalmente valide, appartenenti a quattro generi: (i) Palaeocypraea tithonica
e (ii) Bernaya gemmellaroi, del Titoniano di Termini Imerese e dell’Isola di Capri; (iii), Bernaya apenninica (non Cypraea retusa, nomen preoccupatum) del Cenomaniano dei Monti d’Ocre; (iv) Cypraea pustulifera, del Cenomaniano dei Monti d’Ocre; (v) Bernaya molisana sp. nov., del Turoniano-Senoniano del Matese. Inoltre, l’esame diretto dei tipi ha consentito di stabilire definitivamente che (vi) Bernaya (Protocypraea) striata, anch’essa del Cenomaniano dei Monti d’Ocre, appartiene al genere Ovula. Dal punto di vista paleoecologico ed evolutivo si conferma che le prime forme fossili di cipree risalgono al Giurassico ed iniziarono a diversificarsi nel Cretaceo nell’ambiente di scogliera mesozoico caratterizzato da elevata energia,
proprio grazie alle minuscole dimensioni, oltre che allo spessore ed alla forma, quasi emisferoidale, pochissimo allungata in senso longitudinale, del loro nicchio convoluto. Infine, si sottolinea l’importanza delle due forme di età titoniana, che rappresentano i più antichi taxa di cipree ad oggi conosciuti, Palaeocypraea tithonica e Bernaya gemmellaroi.

Parole chiave
Cypraeoidea, Mesozoico, Italia.

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