Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Discussioni sui molluschi della Classe Cephalopoda del Mediterraneo

Moderatori: Paolo Russo, Domenico Capua, Walter Renda, Agatino Reitano

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Domenico Capua
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Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Messaggio da Domenico Capua »

Ciao a tutti posto alcune notizie riguardo un cefalopodo poco noto.

Sepioteuthis lessoniana è inserita tra le specie aliene del Mediterraneo. E’ specie indo pacifica.
I ritrovamenti, al momento, sono molto rari anche se qualcuno pensa di poterne già segnalare dei branchi! :o
Fide HELLENIC CENTRE FOR MARINE RESEARCH :| :| ma è sconosciuto chi di questo istituto lo afferma! :| :|

Per le caratteristiche somatiche macroscopiche la specie che appartiene al sottordine Myopsina, famiglia Loliginidae (praticamente è un calamaro) potrebbe essere scambiata per Seppia per la forma arrotondata e con le pinne corte e che corrono per quasi tutta la lunghezza del mantello (tipo seppia).
Non possiede sepion (osso di seppia), possiede un gladio come il calamaro, non ha il sottile strato di cute che ricopre l’osso dorsalmente (della seppia), ma ha un mantello carnoso sia dorsale che ventrale (come i calamari e totani).
Ha gli anelli delle ventose brachiali dentate come i loliginidi , l’ectocotile è il braccio ventrale sinistro modificato con ventose trasformate in papille nella parte distale(come molti totani).
Come i calamari depone le uova in grappoli a cordone allungati a differenza della seppia che depone uova grosse nere ed a grappoli (tipo uva).
Posto un immagine che non ho potuto mettere in altro forum, non bella perché l’esemplare è vecchio della collezione Arpat Livorno.

domenico
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S.lessoniana aperta dorsalmente ed estratto il gladio
S.lessoniana aperta dorsalmente ed estratto il gladio
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Domenico Capua
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Re: Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Messaggio da Domenico Capua »

Nella didascalia della foto precedente correggi con -aperta ventralmente-
Allego anche il particolare della pinna
ciao
domenico
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Walter Renda
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Re: Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Messaggio da Walter Renda »

Interessante, insomma è un incrocio fra una seppia ed un calamaro :roll:
Che dimensioni raggiunge?
Ciao
Walter
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Domenico Capua
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Re: Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Messaggio da Domenico Capua »

Può raggiungere fino a 20 cm LM (lunghezza mantello)

ciao

domenico
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Walter Renda
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Re: Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Messaggio da Walter Renda »

Grazie Domenico. Il che vuol dire che compreso di tentacoli è più del doppio di 20 cm?
E una domanda da neofita per i Cephalopodi. Solitamente si misura solo il mantello? Cioè LM? E mai l'animale completo?
Ciao
Walter
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Domenico Capua
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Re: Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Messaggio da Domenico Capua »

Quando si misura un cefalopodo si considera ML (Mantle Lenght) come valore massimo di riferimento, ma anche:
DML (dorsal)
VML (ventral)
lunghezza braccia da 1 a 4
lunghezza tentacoli
si pesano le gonadi e la massa ovigera nella femmina
il diametro dell'occhio sia destro che sinistro
il becco mandibola inferiore LRL (Lower rostral lenght)
anche TL (Total Lenght) tentacoli esclusi ma non è un valore assoluto
ed il peso totale W (weight)
ciao
domenico
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Walter Renda
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Re: Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Messaggio da Walter Renda »

Altre due domande Domenico.
Si misurano DML e VML perchè potrebbero esistere differenze di misura semplicemente girando l'esemplare da una parte e dall'altra?
E infine, cosa significa lunghezza braccia da 1 a 4?
Ciao
Walter
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Domenico Capua
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Re: Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Messaggio da Domenico Capua »

In effetti DML e VML non sono valori fondamentali ma servono come indici di maturità.
Braccia da 1 a 4 vuol dire prendere la misura della lunghezza delle singole braccia dal braccio 1 al braccio 4 di destra e sinistra (8 totali).
Anche questo oltre ad essere un indice di maturità nell'esemplare integro può essere elemento per classificare alcune specie di cefalopodi in mancanza di altre parti del corpo più specifiche.
Ad esempio ritrovare nel contenuto gastrico parzialmente digerito di tartaruga niente altro che 4 braccia attaccate di cui 2 molto lunghe e munite di ventose bifilari sessili può far pensare innanzitutto ad un ottopodo specie O.salutii piuttosto che O.defilippi. Questo è un semplice esempio, in modo particolare si cerca nel contenuto gastrico i becchi dei cefalopodi che si manterrebbero più integri delle parti molli.
Ma l'identificazione della specie dal becco non è cosa semplice e, a mio avviso, ancora non chiara, esistono attualmente pochissimi testi in merito (Clark il più famoso e citato) e comunque i parametri guida sono estremamente vaghi (prevalentemente rapporti proporzionali lunghezza/larghezza), ma so che qualcuno sta provando a fare di meglio :?: .
In confronto le caratteristiche differenziali fra le protoconche diventano come fra affreschi del '300 e astrattismo '900.

domenico
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Walter Renda
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Re: Un cefalopodo poco noto S.lessoniana

Messaggio da Walter Renda »

Grazie Domenico, sei stato molto esaustivo.
Ciao
Walter
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