Bela nebula è una specie affascinante per tutti i quesiti che si porta appresso, di cui parleremo. Iniziamo con alcune osservazioni relative ad esemplari recuperati nel detrito di Cala Mosca (CA). Rispetto a tutti gli esemplari di
Bela presenti in quel detrito, quelli attribuibili a
B. nebula ed in discreto stato, sono in numero nettamente inferiore, 3% circa. Tra tutti i campioni di
Bela, ho effettuato una prima selezione di quelli col colore marrone dei loro nicchi, più o meno scuro, che poi sono risultati afferenti a due sole specie. Il loro riconoscimento è stato fatto tramite le protoconche, che sono di due tipi: lecitotrofica con apice chiaramente ad uncino e, poligira, con il II° giro piuttosto appanciato. Tra questi esemplari, quelli di
B. nebula sono quelli con protoconca poligira. L'esemplare di
B. nebula così come disegnato dal Nordsiek al n° 74 sul testo del 1977 , non corrisponde per proporzioni tra il body-whorl e la restante spira agli esemplari trovati da Scarponi et Al. al
Royal Albert Memorial Museum & Art Gallery
(RAMM) a Exeter (Regno Unito), contrassegnati dal Montagu come appartenenti alla specie
Murex nebula = Bela nebula. Infatti gli esemplari del Montagu hanno il body-whorl = ultimo giro della teleconca, con lunghezza pari al 58% dell'altezza totale della conchiglia, vedi ("
Designazione del lectotipo per Murex nebula Montagu 1803 [Mangeliidae] e le sue implicazioni per Bela Leach in Gray 1847, pubblicato in Nov. 2014"), mentre l'esemplare disegnato dal Nordsiek col n° 74, dispone di body-whorl pari a ½ dell'altezza totale della conchiglia, fatto non trascurabile. Quindi l'esemplare del Nordsiek, è sicuro che appartenga ad altra specie di
Bela. A proposito delle su citate misure, relative alla lunghezza del body-whorl e della restante spira, dopo lo studio dei testi di malacologia meno recenti ed il confronto con vari esperti malacologi, ho ritenuto utile inserire in questo scritto la fotografia di una
M. nebula, con linee e sigle che caratterizzano le misure in questione, pur dovendo rilevare che al riguardo ci sono opinioni varie. Comunque gli Autori del passato, ho visto che dividevano semplicemente l'altezza totale dei nicchi in esame, utilizzando solo queste due misure (spira e body-whorl) e ciò facilita un po' nel riconoscere oggi gli esemplari da loro trattati. Il caos che c'è nella presentazione di questa specie è notevole, pensate il "Worms", a riguardo di
Bela fuscata evidenzia un'ottima documentazione, corredata anche della presentazione della specie del Deshaies fatta dal Morée, ma come immagine di questa specie in "WoRMS image", mostra la foto di un'altra specie, forse proprio della
B. nebula!! Infatti nella descrizione della
B. fuscata, comparsa sul testo del Morée del 1833, avente titolo: Expédition scientifique de Morée-section des science phisiques, ecc, la specie del Deshaies viene documentata al n°294, pag. 177, con; la spire est plus longue che le dernier tour, che tradotto , "la spirale è più lunga dell'ultimo giro", mentre la foto del Worms presenta un esemplare dove l'ultimo giro è più lungo della restante spira. Per
B. nebula se consultiamo il testo di Arnoud Locard del 1892, egli per questa specie scrive "Ultimo giro corto e panciuto, rapidamente attenuato in basso;", ma il disegno annesso alla descrizione presenta l'ultimo giro senza meno più lungo della restante spirale? Il Nordsiek, avendo compreso che c'è un po di confusione tra le due specie , la
B. fuscata e la
B.nebula, dice per nebula che l'ultimo giro equivale a ½ dell'altezza della conchiglia, mentre per la
fuscata non accenna a proporzioni tra queste due parti, ma nel disegno di quest'ultima specie al n° 77, l'ultimo giro è senza meno più lungo della restante spirale?? Quindi il Nordsiek, non considera la descrizione del Morée del 1833 su
B. fuscata, che evidentemente non lesse, forse basata su quella originale del Deshaies poi comparsa nel 1835? Ora nel testo originario dove il Montagu ha presentato
B. nebula, non cita le proporzioni tra l'ultimo giro (il body-whorl) ed il resto della spirale, ma nel disegno della specie a Tab. 15. f. 6., per quanto disegno un po' sbiadito, è evidente che l'ultimo giro è più lungo della spirale!
Per quanto sopra, basandosi solo sulle descrizioni d'epoca delle due specie e sul disegno di
B. nebula presentato dal Montagu, nonché sull'ultima trattazione di Scarponi et Al. "Designazione del lectotipo per
Murex nebula Montagu 1803, ecc", si può affermare che ciò che distingue le due specie in questione, solo considerando le proporzioni tra l'ultimo giro e la restante spirale, è che
M. nebula dispone dell'ultimo giro più lungo della restante spirale, mentre
B. fuscata dispone dell'ultimo giro più corto della restante spirale. Ciò è già qualcosa.....Queste due specie di colore quasi uguale, all'epoca vennero descritte con protoconche: per
nebula con " un apice leggermente appuntito, ma elegantemente reticolato, come se coperto con garza fine"; per
fuscata con " apice acuminata longitudinaliter costata (apice accuminato longitudinalmente costato), elle est très-pointue au sommet (è molto appuntito alla sommità). Ora gli esemplari di
B. nebula descritti e fotografati da Scarponi et Al., non presentano un apice finemente reticolato, ma solo un accenno di ultimo giro di protoconca dove si vede una grossolana scultura a cancellata, ornata "da micro asperità assiali leggermente curve sovrastate da cinque cordoncini, formando tubercoli gonfi alle intersezioni (Appendice 1N)". Nelle mie ricerche di esemplari da utilizzare come campioni integri, a mo di paletti, per mostrare esaustivamente tale specie, anche se visto il regresso parrebbe pleonastico utilizzare la parola "paletti", è capitato durante la selezione tra i pochi esemplari di Cala Mosca ( non tanti ) determinati come
B. nebula, di trovarne uno con apice quasi conservato del tutto, dove è possibile vedere a tratti la scultura descritta dal Montagu " un apice leggermente appuntito, ma elegantemente reticolato, come se coperto con garza fine", che sto provando a fotografare sotto diverse luci ed angoli, purtroppo con risultati scarsi. Un fatto abbastanza singolare per
B. nebula, in quanto la parte decorata finemente a cancellata delle sue protoconche difficilmente permane sulle loro superfici , dopo che le conchiglie hanno subito fluitazione. Per questo tipo di fotografia occorrerebbe disporre del SEM, oppure disturbare qualche conoscente di sede Universitaria, chiedendo la cortesia d'effettuare alcune foto con questo strumento. Comunque per la protoconca suddetta, vi mostro ciò che di meglio sono riuscito ad ottenere, senza averla pulita in alcun modo..., un apice che incluso il nucleo è di circa 2,75 giri. A riguardo di foto di
B. fuscata, non pare di disporre al momento di esemplari di questa specie, descritta dal Morée come "Cette espèce, assez rare," quindi nel momento in cui acquisiremo in collezione qualche esemplare di tale specie, provvederò a mostrarlo. A questo punto pur avendo chiarito che le due specie di colore marrone più o meno acceso, si distinguono per le diversità di lunghezze dei loro ultimi giri e della spira, non vi sono al momento altri elementi utili e certi per l'identificazione della
B. fuscata, quali la scultura posseduta dal nicchio ed il tipo di protoconca e sua scultura, e tutto sommato ciò mi induce a pensare che la maggior parte di esemplari, che compaiono nel web, presentati come delle
B. fuscata siano agli effetti delle
B. nebula. Ritengo utile inserire in questo argomento un link di N.M. dove si è parlato di
Bela nebula e se pur gli esemplari trattati non provengono da Cala Mosca, ma da Torre Astura e da Cupra marittima, si sono fatte sugli stessi delle interessanti osservazioni:
https://www.naturamediterraneo.com/foru ... muricopsis
Un'ultima considerazione su Bela nebula, gli esemplari da me reperiti sul litorale laziale in due località, Marina di Palo laziale e Torre Astura, presentano caratteristiche simili dei loro nicchi , quindi una specie poco variabile nella morfologia delle sue conchiglie.