La Famiglia Mangeliidae

Discussioni sui molluschi della Classe Gastropoda del Mediterraneo

Moderatori: Paolo Russo, Walter Renda, Agatino Reitano, Gabriele Macrì

Flavio De Santis
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Mangelia "scabrida"

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao ,
Espongo questa Mangelia , che si caratterizza per un'apertura molto vistosa, dovuta alla discreta distanza tra i due labbri, forse per l'immaturità dell'esemplare. Tempo fa fu determinata da un caro amico come Mangelia unifasciata forma atra, ma non ritengo che i suoi caratteri corrispondano a detta forma, quella documentata dal Nordsieck in A 45, pag.36, nella monografia del 1977 sui Turridae, di cui al disegno a colori sulla copertina del testo. La unifasciata forma atra, per la descrizione ed il disegno fatti dal Nordsieck, dispone di solo 6 costicine spirali tra due principali, queste ultime molto sopraelevate rispetto alle altre, a volte biancastre, che distinguono tale forma. L'esemplare in foto, purtroppo mancante di parte della protoconca che comunque era multispirale, fu trovato in marzo 2010 nel detrito di Marina di Palo, loc. Fortino, è lungo 6,7 mm . Le singole costicine spirali dell'esemplare, quelle minute, come evidente nella foto di particolare, presentano una scultura formata da tanti micro puntini uno a seguito dell'altro, di tipo godronata. Le costole assili, sono arrotondate e lisce. Nella parte superiore alla sutura sono presenti macchie marroni tendente al viola chiaro- verde pallido. Quasi al centro del labbro esterno e presente una fascia di colore marrone chiaro. Molti dei caratteri dell'esemplare leggermente decolorato e poco consumato superficialmente, lo accostano alla specie M. scabrida ben descritta dal Nordsieck,
saluti, flavio.
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Mang sp 8.jpg
Mang sp 9.jpg
Mang nit 3.jpg
Flavio De Santis
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Mangelia callosa

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
l'esemplare in foto è uno dei tre che mi ha gentilmente regalato P. Ovalis, è lungo 5.3 mm. La targhetta unita hai tre esemplari riporta: Mangelia callosa , dived. 8 m in shell prit. Bozcaada isl. Turkey. Questi esemplari purtroppo sono molto abrasi per la permanenza tra detrito, questo che ho fotografato è l'unico dei tre che presenta la scultura spirale tra le coste assiali, ed un accenno di protoconca che ho provveduto a delineare. La specie è stata recentemente confermata da C. Cachia (1996) che ha spiegato le differenze con Mangelia Barashi, con la quale veniva prima confusa. L'esemplare in foto come quasi tutti quelli che si possono osservare nel web, si presenta con una spiccata biconiocità ed un andamento delle spirali poco regolare in quanto a scalarità, ma in un post presente su NM è presentato un esemplare della specie che si caratterizza per una forma molto regolare, veramente bello, tanto che il caro E. Quaggiotto riconoscendo la specie scrisse che, pur non essendo tanto tracagnotto poteva classificarsi cosi. L'esemplare fu trovato presso l'arcipelago della Maddalena in Sardegna, quindi la specie con caratteri morfologici abbastanza diversi è presente anche nel Mediterraneo centrale. Personalmente pur avendo visionato molto detrito della Sardegna e molto di più della costa Laziale, non ho mai trovato esemplari della specie. Ritengo utile allegare l'http di quel post al fine di ampliare le conoscenze sulla specie: http://www.naturamediterraneo.com/forum ... C_ID=19151
Un saluto, flavio
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Mangelia callosa 2.jpg
Flavio De Santis
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Mangelia costulata medio Adriatico

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
inserisco le foto di questa Mangelia costulata trovata tra detrito spiaggiato a Cupra Marittima il 13-03-2014. Non so se l'esemplare appartenga alla fauna marina attuale oppure sia d'origine subfossile. Nel medesimo detrito ho trovato diversi esemplari della stessa specie, ma tutti decolorati o neri per la lunga permanenza in fondali fangosi. E' lungo 5,15 mm. Pur soggetto a parziale decolorazione, è evidente che il campione mostra solo un'evidente fascia di colore marroncino che cavalca la sutura e termina al centro del labbro esterno. Intererssante la protoconca che è di 2,5 giri abbondanti, dove il giro in cui avviene la transizione con la teleconca, presenta un'evidente scultura di lineole assiali che si incrociano con quelle spirali, a formare una scultura a cancellata di rettangoli. Ho ritenuto utile inserire le foto di questa Mangelia, in quanto integrative dei particolari della protoconca, non evidenti nelle altre della specie presenti nella parte iniziale del link, e per la la sua peculiare colorazione.
Saluti, flavio
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M. costulata 1.jpg
proto costulata.jpg
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Flavio De Santis
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Mangelia striolata

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
inserisco nel link questa foto di una Mangelia striolata, trovata in un ulteriore vaglio del detrito di Cala Mosca , Ago. 2010. E' lunga 5,65 mm, assomiglia molto all'esemplare della foto n° "D" presente nel lavoro del Dott. G. Spada su detta specie. Esemplare con superfici liscie, ad eccetto delle pliche presenti in prossimita del labbro di columella lato seno anteriore, dispone di una evidente macchia marrone al centro ed all'interno del labbro esterno.
Saluti, flavio
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striolata 2.jpg
Flavio De Santis
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Mangelia multilineolata da Cala Mosca

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
in un'uteriore osservazione delle Mangelia provenienti dal detrito di Cala Mosca, ho isolato gli esemplari che mostro nella foto del post.
Il 1° a sinistra è una Mangelia multilineolata lunga 6,6 mm, gli altri du esemplari successivi, il 2° ed il 3° da sinistra, ambedue lunghi 6,1 mm, dovrebbero anche essi appartenere alla specie multilineolata, secondo quanto suggerito in altro post da un maestro in materia, http://www.naturamediterraneo.com/forum ... jerbaensis ma evidenzio che le loro protoconche sono biancastre, carattere che si ripete sempre su tutti gli altri esemplari simili aventi la stessa provenienza, mentre la multilineolata tipica la possiede color corniola scuro.
Il 4° es da sx, lungo 6,7 mm, ha delle coste assiali con il profilo molto lineare, pur somigliando ai precedenti riterrei questo carattere utile per differenziarlo da questi.
Il 5° es da sinistra, l'ultimo della fila, lungo 6,9 mm, potrebbe essere un'altra multilineolata, ma con protoconca bianca, inoltre questo presenta una distanza maggiore tra due linee di sutura successive rispetto a quella posseduta dalla multilineolata esposta, fatto che gli conferisce maggior snellezza.
Nessuno di questi esemplari può essere ascritto a M. Striolata, in quanto in tale specie su esemplari della stessa lunghezza di quelli esposti, sull'ultimo giro le coste assiali del semigiro sono in numero di 4-5, quindi in striolata vi è un maggior spazio tra le singole coste assiali rispetto a quello presente tra le coste assiali degli esemplari esposti, che sull'ultimo semigiro ne evidenziano ben 6-7.
Chiedo cortesemente un parere agli esperti su tutti gli esemplari esposti, scusandomi per la qualità delle foto, dove non ho scontornato gli esemplari per poter vedere meglio i loro profili.
Inserisco questo post nel link dedicato alle Mangelia conosciute, perché prevedo che il 4° ed il 5° degli esemplari esposti possano appartenere a specie già note.
Spero che qualcuno si faccia vivo,
Un saluto,
flavio
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mangelia-gruppo.jpg
Flavio De Santis
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Mangelia multilineolata da Cala Mosca

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
a ben vedere RGS ha determinato bene a riguardo degli esemplari identificati come Mangelia multilineolata, aggiungo comunque che tutti gli esemplari simili al 2° ed al 3° da sinistra della foto su esposta, simili a quelli esposti nell'allegato post di NM, sono riferibili alla forma ex Pleurotoma pusilla Scacchi, 1816, oggi -Mangelia multilineolata pusilla Scacchi-.
Informo inoltre che durante la pulizia del 5° esemplare da sinistra, quindi l'ultimo a destra della foto, al suo interno era presente un grumo piuttosto consunto , resto del mollusco ospitato dal nicchio, che presentava un opercolo di tipo cartilagineo altrettanto consunto, di forma romboidale, dove si evidenzia una struttura simile a quella di altri opercoli, non ricordo di quale specie.
Ho appena iniziato la pulizia di questo piccolissimo opercolo, per ora espongo la foto di come attualmente si presenta, con ancora parti del mollusco ad esso aderenti.
Saluti, flavio
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Opercolo 5° esemplare.jpg
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Flavio De Santis
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Mangelia derelicta

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao
mi sono arrivati da Panajotis Ovalis , a titolo gratuito, n° 5 esemplari juvenis di Mangelia derelicta in ottimo stato, completi di protoconca ed altro. Lo ringrazio in quanto questa forma della M. Unifasciata mi mancava.
Sicuramente come proposto da Enzo Campani e forse da altri che si sono interessati del genere Mangelia, la M. derelicta rientra bene nel "gruppone" della Mangelia unifasciata.
Infatti a seguito di un confronto tra la protoconca di una unifasciata forma rugulosa e le protoconche di due delle M. derelicta pervenute, si notano poche differenze tra le stesse, forse una maggiore presenza di costicine assiali nel 3 giro delle protoconche delle derelicta.
Ritengo utile, inserire la traduzione della descrizione fatta dal Nordsiek per M. Derelicta, in quanto l'esemplare da lui disegnato nel riquadro VI con il n° 44 , corrisponde al meglio alle forme degli esemplari che ho ricevuto.
Egli caratterizza il suddetto esemplare n° 44 con la dicitura: C. (Rugocythara) derelicta (REEVE 1846). (f. Syracus, Sic.). 7/3 mm.
Nella descrizione della forma egli riporta:
A 44 C (R) (rugulosa) derelicta (Reeve, 1846) (Mangelia). 7/3 mm. Medit. infralit. Differisce da rugulosa per:
1. colori fulvo-marrone, più cospicui, spirali principali più scure.
2. spalla più cospicua e più breve.
3. nervature più forti.
4. coda più marcata, e la bocca ampia a ridosso del canale.
5. protoconca con spirali arrotondate, di cui la 3° più scura con fini costicine .-
Questi caratteri sono molto costanti. (Fig. orig. da Siracusa ).
-----
A riguardo della descrizione fatta dal Nordsiek per questa forma di Mangelia, paragonandola con le caratteristiche degli esemplari ricevuti, si riscontra che il colore in generale di questi ultimi è veramente variabile, con fasce di colore fulvo che si alternano ad altre marrone scuro, le ultime ubicate a cavallo della sutura e che le costicine spirali più marcate sono di colore chiaro. La spalla di questi esemplari è più tondeggiante, meno angolosa verso la sutura , rispetto a quella della classica unifasciata .
Un saluto, flavio
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derelicta a sx la n° 1, a dx la n°2.jpg
proto derelicta n° 2.jpg
proto derelicta n° 2.jpg (55.62 KiB) Visto 23515 volte
proto derelicta n°1.jpg
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Ultima modifica di Flavio De Santis il martedì 13 maggio 2014, 0:44, modificato 1 volta in totale.
Flavio De Santis
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Re: La Famiglia Mangeliidae

Messaggio da Flavio De Santis »

aggiungo la foto della protococnca della M. unifasciata forma rugulosa, in cui la costicina assiale tutta a sx del terzo giro di protoconca , è il punto di passaggio con la teleconca.
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proto unif. forma rugulosa.jpg
proto unif. forma rugulosa.jpg (57.39 KiB) Visto 23515 volte
Flavio De Santis
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Mangelia costulata alto Adriatico

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
Mangelia costulata da Chioggia, VE, Italia. Esemplare lungo 6 mm, raccolto su una barca da pesca dicembre 1991. Legit Sig. Luigi. I fondali antistanti Chioggia sono poco profondi, caratterizzati dalla presenza di formazioni rocciose coralligene molto varie e ricche di biodevirsità, denominate dai pescatori locali Tegnùe, vedi > http://www.arpa.veneto.it/temi-ambienta ... -adriatico Sul suo nicchio sono rimasti attaccati, tramite il fango, delle particelle di quarzo color paglierino, residui tondeggianti di minerali ferrosi, frammenti di cristalli nero lucido formati da fibre parallele ed una piccola parte di foglia di Posidonia oceanica. L'esemplare dispone ancora del suo ospite, ormai secco, che nel momento della cattura ha tentato di chiudere l'apertura del nicchio con una specie d'opercolo. Sulla superfice del nicchio oltre a quanto su detto è evidente anche parte di periostraco, color beige chiaro, che tende a staccarsi in fini areole, dei residui organici color nero, inoltre sul lato dorsale si notano delle fascie spirali di colore. La sua protococnca è formata da quasi 3 giri incluso il nucleo. Sotto espongo le foto lato dorso, ventre e della protoconca.
Un saluto-flavio
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costulata-dorso.jpg
costulata-ventre.jpg
proto-costulata.jpg
Flavio De Santis
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Mangelia secreta

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao :D ,
L'esemplare sotto esposto, proviene dalla collezione di Panajotis Ovalis, che sul cartellino lo caratterizza come "Mangelia cfr. Secreta", 5,62 mm, trovato morto a 6m, 8/2012 Tasucu, Turchia, quindi lo identifica in modo dubbio. Ritengo di aver fugato quel dubbio a seguito della comparazione dell'esemplare con le caratteristiche citatate nella descrizione originale della specie, nonché vedendo le foto e leggendo i commenti relativi alle rare Mangelia determinate come tali. La striatura spirale della M. Secreta è diversa da quella posseduta dalla M. caerulans , che ha le coste spirali più forti vicine tra loro e non spaziate regolarmente. In M. Secreta le coste spirali forti, pur se non spaziate regolarmente sono più distanti tra loro, ed insieme a quelle fini ricordano la scultura spirale della M. Unifasciata. M. secreta è una specie che per caratteristiche di forma e scultura, potrebbe considerarsi come una forma di passaggio tra la M. striolata e la M. caerulans (Philippi, 1844 : Pleurotoma), attualmente in sinonimia (G.Spada, 2010).
Aartsen (van) j.j. & Fehr-De Wal M.C. sul record della specie, pubblicato in Conchiglie Anno XIV-n.36 , marzo-giugno 1978, a pag 105 scrivono per la scultura spirale di M. secreta: "; questo tipo di scultura spirale si trova anche nelle specie Mangelia rugulosa e Mangiliella caerulans (Philippi, 1844); l'ultima specie è strettamente legata a M. secreta". Inoltre gli autori del record caratterizzano la curvatura delle coste assiali della M. secreta : " giri 4 e 1/2- 5 e 1/2 dell'adulto sono da lievemente convessi a subcilindrici", quindi una specie con nicchio discretamente variabile. Ritengo che in ambito al gruppo della M. striolata, dato le diverse forme che gli appartengono ( ormai M. caerulans, M. bertrandi e M.secreta ed altre sono considerate sinonimi della M. striolata), al fine dell'identificazione sicura di questi tipi, occorre che mostrino i caratteri peculiari in modo evidente. Per la M. Secreta, credo che il tipo che più la rappresenti sia quello con le costicine spirali più a rilievo ben evidenti, nonché con un'accentuata curvatura delle coste assiali, in quanto esemplari con caratteristiche diverse potrebbero confondersi con quelli della M. bertrandi. Infatti come accade in tante altre specie di molluschi, dove una singola specie ha nicchi con una serie di forme con le quali può presentarsi, tale fatto si palesa anche e maggiormente in alcune specie di Mangelia. Quando la morfologia di base è simile tra due specie di Mangelia se si somma anche ad una rispettiva variabilità estrema, tali fatti possono essere la causa di forti somiglianze tra loro. Aggiungo che di esemplari di M. Secreta non ne ho trovato nessuno, sia nel detrito raccolto spiaggiato che a bassa profondità nei diversi litorali delle nostre coste, e questo proveniente dalla Turchia pare anch'esso un'eccezione, quindi la Mangelia oggi chiamata secreta anche sugli areali ed essa tipici, risulta difficile da reperire. Inserisco un link di NM, in cui è presente un bell'esemplare di M. secreta trovato da Macrì.
http://www.naturamediterraneo.com/forum ... _ID=212012
Un saluto, flavio
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Ma-secreta-11.jpg
Flavio De Santis
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Mangelia secreta

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
la foto del dorso dell'esemplare.
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M. secreta dorso.jpg
Flavio De Santis
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Mangelia vauquelini-forme varicose

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao a tutti,
propongo una delle caratteristiche che possono presentare alcune specie di Mangelia del Mediterraneo, la varicosità. L'argomento forse non è interessante quanto possono esserlo gli altri dedicati alle singole specie, ma dato che non si è a conoscenza delle origini di tale fenomeno, se genetico o indotto dall'ambiente, ho ritenuto utile affrontarlo. Attualmente nel Genere ho trovato solo 3 specie interessate da tale caratteristica, la M. Vauquelini, la M. Paciniana e la M. Unifasciata, non escludo però che anche altre possano manifestare delle varici in più. Gli esemplari che mostro appartengono alla specie vauquelini e sono stati raccolti negli ultimi anni tra detrito spiaggiato in due siti diversi, Marina di Palo Laziale loc. Fortino e litorale di Nettuno loc. Torre Astura, siti distanti tra loro circa 100 km. La vauquelini a parità d'individui esaminati tra le specie su citate, presenta più esemplari varicosi, inoltre in vauquelini, in riferimento agli esemplari trovati in pesi uguali di detrito esaminato, si riscontra che il 1,8 % degli individui di Palo Laziale sono varicosi , mentre per la località di Torre Astura sono il 33%. Nel momento in cui ho preso in esame le Mangelia provenienti dai citati siti, ho avuto qualche perplessità a collegare con vauquelini gli esemplari varicosi, in quanto oltre ad una notevole depigmentazione presentavano anche un consumo dei loro nicchi, dovuti agli agenti marini, non escludo però che alcuni di questi possano appartenere ad una forma particolarmente snella della specie, ad oggi non citata negli studi di settore. Le varici extra, rispetto a quella presente sul labbro esterno, si presentano sulle teleconche in modo casuale, ma in diversi casi si fa notare una varice opposta più o meno di 180° a quella del labbro esterno ( es. 2 T.A., 3T.A., 7 P.L., 10 P.L.). I siti dei ritrovamenti degli esemplari sono sotto costa, soggetti a frequenti mareggiate, interessati dalla presenza di formazioni a trottoir e scogli fino a 2,50 m ( Palo Laziale) e da opere murarie di epoca romana di antichi allevamenti ittici profonde fino a 2,50 m, che affiorano o sono poco sommerse dalle maree (Torre Astura): in entrambi, fondali con sabbia, ciottoli e ghiaietto.
Un saluto, flavio
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Esemplari di M. vauquelini varicosi da Palo Laziale
Esemplari di M. vauquelini varicosi da Palo Laziale
Esemplari di M. vauquelini varicosi da Torre Astura
Esemplari di M. vauquelini varicosi da Torre Astura
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Walter Renda
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Re: La Famiglia Mangeliidae

Messaggio da Walter Renda »

Invece è davvero interessante e bella la tavola che hai costruito. A dire il vero non avevo mai fatto caso alla presenza delle varici in esemplari di Mangelia.
Grazie Flavio
Ciao
Walter
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Re: La Famiglia Mangeliidae

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao Walter :D ,
grazie per il riscontro al mio piccolo contributo all'argomento. Comunque spero sempre nell'intervento degli amici del forum con osservazioni, commenti e magari qualche foto di esemplari di Mangelia trovati in siti diversi rispetto a quelli ove sono stati recuperati gli esemplari di questo link.
Un saluto e buona settimana a tutti,
Flavio
Flavio De Santis
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Mangelia costulata f. smithi

Messaggio da Flavio De Santis »

Ho ricevuto l'esemplare che mostro da Panayotis Ovalis, che lo ha identificato come M. Smithi, trovato in Turchia, loc. Tasucu, lungo 9,80 mm, 8 m. taken dead in shell grit. 8/2012. A riguardo del nome di questa specie, visto il suo regresso, penso che sia d'obbligo essere un po cauti, in quanto esemplari simili furono in precedenza chiamati , Mangelia costulata Risso 1826 (Pleurotoma) che ha come sinonimi Pleurotoma smithii (Forbes, 1840),Cytharella smithi (Forbes 1840) (Pleurotoma) , Raphitoma rissoi Locard 1886 , Raphitoma ornata Locard 1892 - Bela costulata Scacchii , Nordsiec 1972: p. 242 (based on Bela striolata Risso, 1826 sensu Scacchi, 1836)- Mangelia wareni (Piani 1980), per citarne solo alcuni. Per le regole in uso attualmente nella nomenclatura dei molluschi, tra tutti i nomi sopra citati, ha validità quello più antico, ammesso che si tratti della medesima specie? Infatti oggi non è chiara l'eventuale appartenenza o non dei suddetti nomi e dei relativi molluschi ad un'unica specie, al riguardo molti autori esprimono pareri discordanti in quanto nel genere Mangelia impéra la variabilità intraspecifica. Al riguardo di Smithiella smithi il Nordsieck nel testo sui Turridae del 1977 scrisse " Le quattro figure danno un'idea della grande varietà di forme". Inoltre vi sono pareri discordanti circa la sinonimia o meno tra la Mangelia costulata (Rissso,1826) e Pleurotoma smithi (Forbes,1840), ritenute sinonimi da van Aartsen & Fehr-de Wal, 1978 e da Cecalupo & Quadri Boll. Mal. XXXI, 95, 1995 e specie distinte dal Nordsieck "Turridae 1977" dove in A 95-96-98 documenta la specie Sminthiella smithi (Pleurotoma) ed in A99-100-101 documenta la specie Sminthiella costulata (Pleurotoma). Il CLEMAM che prima distingueva le due specie ( E.Campani, su " Il genere Mangelia" Novembre 2000) oggi le ha riunite in un unico taxon, il Prof. Enzo Campani nel lavoro succitàto è daccordo sulla sinonimia tra Mangelia costulata (Blainville, 1829) e Mangelia smithi (Forbes, 1840) così come proposto da van Aartsen & Fehr-de Wal, 1978. Esponendo due esemplari di Mangelia , P. smithi f. elongata in alto e la costulata , la prima documentata dal Nordsiek, qualche diversità tra le stesse è evidente ( più snella la forma smithi, con costicine spirali più marcate l'altra), dove l'esemplare della forma costulata lungo 6.4 mm proviene da un ripasciamento morbido a Pescara 06-01-2007, ma ciò non ci deve trarre in inganno, tali diversità potrebbero essere il frutto di variabilita in ambito ad un'unica specie e non di esemplari tipici di due diverse specie, pertanto per sciogliere tutti i dubbi sarà necessario attendere esami di laboratorio sulle parti molli di due nicchi simili a quelli esposti, atti a confermare o meno la loro ugualianza genetica.
Una curiosità, durante la mia ricerca su M. smithi, è capitato di consultare un testo del 1846 su http://www.biodiversitylibrary.org/name ... a%20smithi dove a pag 161, è citato un fossile del Pliocene e Pleistocene di San Pedro, California, chiamato "Mangilia (Spirotropis) smithi", non ho però trovato disegni di tale fossile per confermare la sua appartenenza alla specie in questione.
Allegati
M. costulata f. smithi-Tasucu.jpg
M. costulata Pescara.jpg
Flavio De Santis
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Mangelia sandrii

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao :D ,
mi è arrivato questo esemplare da Panayotis, 4,96 mm- Saronikos, Grecia, 7 m. Il nicchio si presenta più affusolato rispetto a quello della M. paciniana esposta nella 1° pagina di questo link, inoltre è di colore leggermente più scuro. L'alternanza di colori che presenta tra il chiaro e lo scuro, hanno creato delle difficoltà per fotografarlo, mi riprometto in futuro di fargli foto migliori, con più tempo a disposizione. La protoconca dell'esemplare dispone di 1,6/7 giri se consideriamo anche le lineole tremolanti di passaggio con la teleconca, se non consideriamo tali linee è di 1 ,5 giri, tutto ciò non applicando la regola di valutare solo la metà del nucleo, che diminuirebbe ancora i giri della protoconca. L'esemplare si presenta leggermente fluitato, ma il suo nucleo appare ben esposto e visto allo zenit, si avvicina molto a quello posseduto dalle classiche protoconche paucispirali, che lo hanno a forma d'uncino. Altri commenti sull'esemplare e sulla specie M. sandrii li rinvio ad altro momento.
Un saluto a tutti, flavio
Allegati
Mangelia sandrii 22.jpg
M sandri proto.jpg
M sandri proto.jpg (26.4 KiB) Visto 22810 volte
Flavio De Santis
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Mangelia sandrii, determinata poi paciniana

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
alla luce di nuove foto fatte all'esemplare su esposto, di confronto con altri appartenenti alla specie M. paciniana, le distanze tra loro si accorciano. Infatti osservando la foto d'insieme di n° 3 protoconche, le I° 2 a sx della foto appartenti a 2 paciniana trovate a Marina di Palo laziale, loc. Fortino, la III° a dx della foto appartenete all'esemplare su esposto, è evidente che le diversità tra loro sono minime. Gli esemplari di paciniana di cui ho fotografato le protoconche, fanno parte di un gruppo di 16 trovati a feb. 2011, di cui quelli in foto hanno le protoconche integre, ma quelle degli altri pur avendo lievi mancanze del nucleo, evidenziano dei giri di protoconca più o meno uguali. La stima dei giri della protoconca dipende dall'identificazione del punto di transizione tra la protoconca e la teleconca, ho evidenziato tale punto sulle 3 protocnche con una freccia verde, che può anche essere spostata verso la teleconca di un po di spazio, con il risultato che i giri delle 3 protoconche equivalgono tutti più o meno a 2 ½. A questo punto, visto i diversi esemplari che mi sono stati inviati come appartenenti alla specie M. sandrii e che invece in due casi appartengono alla M. jerbaensis (Sidy Joussef) ed in altro a M. paciniana, (Turchia) tutti provenienti da aree diverse del Mediterraneo, considerato che anche l'esemplare su esposto ha le caratteristiche che lo identificano come una M. paciniana, penso proprio di arrendermi nella ricerca di esemplari di M. sandrii. I pochi esemplari che in rete si vedono determinati come M. sandrii, probabilmente con un esame più approfondito delle loro protoconche, tenuto conto di un eventuale consumo di tale parte, ho idea che poi si possano riconoscere appartenere alla specie M. paciniana.
Sarebbe interessante che chi dispone di esemplari che ha identificato come M. sandrii, esponga una loro foto, ma visto che l'argomento è frequentato solo da osservatori, mi arrendo anche per questa eventualità!
Un saluto, flavio
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le I° 2 a sx sono di paciniana da M. di Palo Laziale, la III° a dx è della presunta sandrii
le I° 2 a sx sono di paciniana da M. di Palo Laziale, la III° a dx è della presunta sandrii
l'esemplare a sx è paciniana da M. di Palo Laziale, quello a dx è la presunta sandrii
l'esemplare a sx è paciniana da M. di Palo Laziale, quello a dx è la presunta sandrii
Mangelia paciniana.jpg (49.29 KiB) Visto 22767 volte
Flavio De Santis
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Mangelia melitensis

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao ,
ho ricevuto da Charles Cachia di Malta, due esemplari di Mangelia melitensis, dei quali ne mostro uno a tutti voi. Al riguardo di questa specie, la cui scultura ha qualche affinità con quella posseduta della M. unifasciata, mi limito a riportare le osservazioni fatte per la specie dall'amico Charles che è uno dei due autori del record della stessa. Faccio preliminarmente presente che il Clemam ha ritenuto valida la specie, registrandola come appresso scritto: 1082 Mangelia melitensis Cachia & Mifsud 2008: p. 65-68 (original description)/ type locality: Gnejna Bay, Malta (40m) ● Nouveau taxon publié.
Charles in altro argomento descrive sia le caratteristiche del nicchio di M. melitensis che del suo animale come sotto esposto:
""M.melitensis ha sopratutto cordoni decorrenti fini di uguale spessore (raramente si nota qualche cordone un po piu spesso dagli altri che comunque non rassomiglia mai a quelli delle tante varieta della M.unifasciata). Di piu, la vera melitensis è quasi sempre bianca uniforme con, a volte, qualche piccola traccia bruna chiara sul labbro. E' una specie piuttosto costante nel suo aspetto e morfologia generale. Anche l'animale della melitensis è totalmente diverso da quello della unifasciata e da quello di altre specie relative a questo gruppo. Inoltre informa che: qualcuno potrebbe ritenere M. melitensis non altro che una M. albida, non avendo egli potuto controllare l'olotipo di questo taxon (se esiste!), però continua che leggendo le descrizioni in letteratura di M. albida , ad esempio Nodsiek, si vede che in quest'ultima specie c'è sempre la caratteristica di " cordoni decorrenti fini in serie, divisi da altri più grossi" caratteristica non presente in M. melitensis. Anche la protococnca di M. albida, secondo il Norsiek è rosa-bruna, mentre in M. melitensis è sempre bianca trasparente. Inolte confronta le caratteristiche degli animali di M. melitensis e di M. unifasciata, dove quello di M. melitensis è bianco trasparente con punti opachi bianchi sul piede ed altri gialli sul sifone, mentre in M. unifasciata, della quale M. albida è sempre stata considerata una varietà, l'animale è bruno chiaro trasparente con testa molto più scura, sifone trasparente giallo-bruno, con piccoli punti gialli. Continua scrivendo che d'altronde l'aspetto generale di tutte le specie di Mangelia è simile.""
Ritengo che aver scoperto questa nuova specie in ambito al genere Mangelia le cui specie sono molto variabili, abbia del miracoloso, Charles e Mifsud sono stati molto bravi, penso che noi tutti ci dobbiamo complimentare con loro. Chiederò a Charles, che è iscritto a questo forum, se ha la possibilità e desideri aggiungere qualche novità alla descrizione da lui fatta della specie, su riportata.
Sul cartellino dell'esemplare è scritto : Mangelia melitensis: Baia di Birzebbugia, Malta. Detrito litorale, 2/2013. C.Cachia leg.
Aggiungo che l'esemplare è lungo 5,70 mm e che i cordoncini spirali di cui dispone sono ben evidenti sotto al microscopio, ma essendo molto fini sono difficili da far comparire sulle foto. Dovrò perderci più tempo e chiedere poi a Walter se cortesemente può sostituire le foto.
Saluti, flavio
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Flavio De Santis
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a riguardo di Mangelia melitensis

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao a tutti,
chiedendo un parere in data 09-04-2014 al caro Costantine Mifsud a riguardo di una Mangelia proveniente da area Greca avuta come melitensis, ricevetti da egli l'informazione circa la non appartenenza alla specie di tale esemplare, poi in successiva email mi descrisse alcune caratteristiche di specie simili alla M. melitensis, che essendo interessanti a seguito riporto.
Ho chiesto a Costantine tramite Charles, se potevo postare le foto che in quell'occasione mi inviò, ricevendo un cenno d'assenso, per lo scritto spero di ricevere parimenti il suo consenso.

Ciao Flavio,
Ho ancora dubbi se M. melitensis vive ovunque tranne qui. Ho visto l'immagine di un esemplare dalla Grecia, ma sono ancora in dubbio se appartiene a questa specie.
Le specie differisce da M. unifasciata "forma galli" (vedi immagine), che ha una simile scultura spirale avendo una sporgenza subsutural definita ( immagine con frecce).
In unifasciata le spirali sono perfettamente arrotondate. In M. scabrida la sporgenza è più marcata (Immagine con frecce).
Constantin
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Mangelia melitensis
Mangelia melitensis
Mangelia galli
Mangelia galli
Mangelia scabrida
Mangelia scabrida
Flavio De Santis
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La Mangelia atlantica

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
informo che in rete sono presenti le fotografie di un esemplare completo di Mangelia atlantica, relative ad uno dei due syntypi conservati presso i depositi del Museo di Scienze Naturali di Parigi (MNHN). Tali esemplari furono recuperati dal Pallary durante una missione malacologica tenutasi sulle coste del Marocco,loc. Casablanca nel 1912 .
I dati della missione scientifica a cui partecipò il Pallary, sono citati nella documentazione allegata ai due syntypi della specie:
Pallary, P., 1920- Esplorazione scientifica in Marocco organizzata dalla società geografica di Parigi e continuata dalla società di scienze naturali del Marocco. Malacologia. Istituto scientifico Cherifien, Rabat, vol. (2) (“1912”), P. 108 p, 1 pl
Citazione: p: 26 fig. 37-38 d.o.)
Entrando nel sito WEB del Museo è possibile vedere uno dei due esemplari trovati durante la suddetta missione scientifica. L’operazione per accedere alla documentazione del Museo di Parigi, relativa a tale Mangelia, non è poi così tanto facile, sono vari passaggi successivi, per facilitare la visione di tale esemplare inserisco l’http della tavola contenente 2 sue foto, ora presente in rete.

http://dsiphoto.mnhn.fr/malaco/TYPEMBR/ ... atlman.jpg

Dalla visione di tale tavola (ventre e dorso dell’esemplare) pare che questo syntypo della Mangilia atlantica del Pallary, sia conservato in discrete condizioni, anche se il nicchio è leggermente abraso con l’apice della protoconca mancante.

A seguito di una ricerca sui testi a disposizione, ho visto che la morfologia di tale esemplare è simile (intermedia) a quella documentata per gli esemplari A29 ed A 30 sul testo dedicato ai Turridae Europei, scritto dal Nordsieck nel 1977, sotto meglio presentato. Il Nordsiek in A29, enuncia le caratteristiche di un esemplare che disegna nella TAVOLA IV, fig. n°29, pag. 81, che identifica appartenere alla specie “Cytarella (Cytarella) costata (Donovan, 1803) (Murex)”.
In questo caso il Nordsieck è uno di quegli autori che attribuiscono il record di Cytarella (Cytarella ) costata al Donovan, mentre in A 30 sulla stessa tavola disegna un esemplare di “Cytarella (Cytarella) coarctata (Forbes 1843). Attualmente le suddette due specie hanno avuto un aggiornamento dei loro nomi, trovandosi anche in sinonimia tra loro, dove la M. costata è specie litorale, mentre la M. coarctata è specie di profondità. In epoca più recente, in considerazione del fatto che per Cytarella (Cytarella) costata il Donovan citò Pennant come autore della specie, il record della stessa è stato assegnato al Pennant, la specie pertanto viene chiamata con un nuovo Cryonym (=valid name), registrato nel CLEMAM come:
17258 Mangelia costata  (Pennant 1777 : Murex) V


Fritz Nordsieck in THE TURRIDAE OF THE EUROPEAN SEAS-ROMA 1977
Ediz. LA PIRAMIDE per la CONCHIGLIA V. dei Conciatori 32, - Roma,

a pag 32, in A 29, descrive due forme di Cytharella costata come a seguito riportato:
Cytharella (Cytharella) costata (DONOVAN,1803) (Murex).

Forma a (?) = balteata REEVE, 1840. Giri non convessi, costole più verticali. Guscio grigio chiaro, con sutura e banda periferica colorate (anche nel palato). Bocca stretta. (Fig Orig da Fromentine, Francia: 5/1,7 mm).
Forma b: piccole nervature bianche su un lucente guscio marrone (Egina, Rodi).

La forma a inoltre è disegnata in TAVOLA IV, fig. n°29, pag 81.

La storia della specie in questione, non si limita a quanto detto per la Cytarella (Cytarella) costata del Donovan, 1803, ma ha un seguito , con la registrazione di due nuovi record per la stessa, da parte di altro autore, il Pallary. Questi nel 1920 a seguito della partecipazione alla missione di ricerca del 1912 in Marocco su citata , documentò n° 1 specie e n° 1 sua varietà, a cui assegnò i nomi con cui attualmente sono riportate nel CLEMAM:

17263  Mangilia atlantica   Pallary 1920 : p. 26, pl. 1 fig. 37-38 (original description)/type locality: Tangiers to Mogador [now Essaouira], Morocco  • Nouveau taxon publié.=[17258]

17264  Mangilia atlantica var. elongata   Pallary 1920 : p. 26  • Nouveau taxon publié.=[17258]

Necessita comunque fare presente che la specie Cytarella (Cytarella) costata del Donovan, 1803, Murex, non è riportata in CLEMAM come sinonimo della specie tipica, non capisco perché? Tantomeno è riportata come specie a parte?
Quindi per quanto su scritto, è evidente che la medesima specie e varianti, ha avuto nel tempo ben 4 nomi diversi, di cui quello di “Cytarella (Cytarella costata), pare sia stato diversificato da diversi autori in Mangelia costata Donovan, penso per facilitare l’individuazione delle specie.
Tornando all’esemplare del syntypo in foto conservato al MNHN e trovato in Marocco, tenuto conto che l’esemplare disegnato al n° 29 del citato testo del Nordsieck simile al primo, fu trovato sulle coste di Fromentine , Francia del nord, pare che questa varietà della specie M. costata abbia un aerale di diffusione che può estendersi lungo tutte le coste Euro-Africane dell’Atlantico.
Non ho trovato riferimenti sulla possibilità di diffusione della medesima varietà della M. costata, in ambito alle coste Mediteranee, prospicienti lo stretto di Gibilterra, ma è facile immaginare dato la notevole diffusione geografica delle Mangelia in ambito al mar Mediterraneo, che anche questa forma di Mangelia, possa prima o poi se non già, essere presente sulle coste del Mare di Alboran, di Tarifa ed aree limitrofe.
Un saluto,flavio
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