Identificazione Sepia

Discussioni sui molluschi della Classe Cephalopoda del Mediterraneo

Moderatori: Paolo Russo, Domenico Capua, Walter Renda, Agatino Reitano

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Walter Renda
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Identificazione Sepia

Messaggio da Walter Renda »

Stavolta passiamo dalle mandibole alle conchiglie interne del genere Sepia.
Quello nelle foto seguenti proviene dalla laguna di Porto Cesareo. Purtroppo era solo la conchiglia (ammesso che sia giusto chiamarla così) e appena arrivata a riva.
Io l'avrei accostata a Sepia pharaonis, forse già citata per quelle acque ma non ne sono sicuro al 100%
Sepia Porto Cesareo (1) 800x600.jpg
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Sepia Porto Cesareo (2)800x600.jpg
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Ciao
Walter
luigi giannelli
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Iscritto il: domenica 28 ottobre 2012, 22:05

Re: Identificazione Sepia

Messaggio da luigi giannelli »

Ciao Walter,
osservando le caratteristiche morfologiche potrei affermare che si tratti di una comune Sepia officinalis,in quanto presenta il fragmocono(espansione lamellare del corpo centrale) nella forma tipica della specie.Escluderei Sepia pharaonis ,in quanto tale specie,si presenta con carenatura incava longitudinale nella parete ventrale molto accentuata e con la caratteristica espansione superiore "rigonfia"del sifone,visibile nell'immagine di un mio esemplare di S.pharaonis,proveniente dalla Tanzania.Tutt'altra cosa è la diffusione geografica,S.pharaonis è conosciuta per la località tipo del Golfo di Suez,nonostante abbia un ampia distribuzione sino al Pacifico Occidentale.L'areale nel Mediterraneo invece,è alquanto incerta,e non conosco il limite più settentrionale.Aspettiamo qualche suggerimento più autorevole.
P1080025 - Copia.JPG
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Walter Renda
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2012, 13:34

Re: Identificazione Sepia

Messaggio da Walter Renda »

Ora è tutto più chiaro. Grazie
Ciao
Walter
Giambattista Bello
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Re: Identificazione Sepia

Messaggio da Giambattista Bello »

Condivido quanto scrive Luigi Giannelli circa l’esemplare di Walter: si tratta di una conchiglia di Sepia officinalis. Il sepion o sepiostrario o, anche, osso di seppia è una vera conchiglia, concamerata e lievemente spiralata. Inoltre, la rottura dell’apice anteriore (in basso nella foto) mi fa pensare che l’osso sia quanto rimane della pulitura di seppie da parte di qualche pescivendolo o ristoratore (o anche di un comune consumatore) lungo la riva del mare.
Per quel che riguarda la presenza di Sepia pharaonis nel Mediterraneo, conosco la sola segnalazione di Henk Mienis di numerose conchiglie con residui carnei spiaggiate lungo la costa israeliana (MIENIS, H.K., 2003. Mariene mollusken uit het oostelijk deel van de Middellandse Zee - 15. Invasie van rugschilden van Sepia pharaonis langs de kust van Israël. – Spirula 335: 127-129). Comunque, non mi sorprenderebbe la sua presenza nel Mediterraneo, visto che questa seppia si è ben acclimatata nel Canale di Suez.
Ho l’impressione che il sepion della fotografia di Luigi possa non appartenere a Sepia pharaonis, in quanto il suo cono interno (la parte più scura) non è molto sviluppato in direzione anteriore. Allego una foto di sepion di S. pharaonis; il cono interno è indicato dall’asterisco.
Ciao,
Giambattista
Allegati
FOTO sepion Sepia pharaonis.doc
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