Ciao,
esemplare da detrito dell'Elba Punta d'Arco 45 m, 2012, lungo 6.6 mm. Anche questo non pare di facile identificazione, potrebbe forse essere la specie Cerithiopsis annae Cecalupo & C., ma quest'ultima ha come luogo tipico le coste della Tunisia.
Chiedo un parere agli esperti.
Saluti-Flavio
Cerithiopsis da identificare
Moderatori: Paolo Russo, Domenico Capua, Walter Renda, Agatino Reitano, Gabriele Macrì
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Cerithiopsis da identificare
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Re: Cerithiopsis da identificare
Ciao, Flavio. Non credo che si tratti di C. annae: la sua protoconca si estende per 3 giri ed è completamente liscia. Qui, invece, mi sembra di contare circa 4 giri e di intravvedere una certa scultura assiale. Accertati che la scultura ci sia davvero e che sia costituita da una ventina di costoline che partono dalla sutura inferiore e risalgono fino a metà/tre quarti di giro. Se è così, si può ascrivere l'esemplare ad un morfo di C. scalaris (che più d'uno ritiene essere un pool di specie).
Gabriele
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Re: Cerithiopsis da identificare
Ciao Gabriele,
ho fatto due altre foto alla protoconca, che mi pare di 3.7 / 4 giri, la quale dispone di costoline assiali che percorrono tutta la superficie degli ultimi due giri, dalla sutura inferiore a quella superiore. Con questa forma di costoline assiali può rientrare sempre nel morfo da te citato?
Saluti-Flavio
ho fatto due altre foto alla protoconca, che mi pare di 3.7 / 4 giri, la quale dispone di costoline assiali che percorrono tutta la superficie degli ultimi due giri, dalla sutura inferiore a quella superiore. Con questa forma di costoline assiali può rientrare sempre nel morfo da te citato?
Saluti-Flavio
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Re: Cerithiopsis da identificare
Allora: il numero di giri della protoconca corrisponde; quello che invece non corrisponde alle caratteristiche di scalaris (almeno da quanto riferisci) sono le costoline, che non dovrebbero raggiungere la sutura superiore, essendo qui sostituite da piccoli granuli. Mi rendo conto che la protoconca del tuo esemplare è piuttosto fluitata e ciò non facilita l'interpretazione. Ti posto comunque un particolare al SEM della protoconca di C.scalaris:
Continuo a ritrovare nelle acque salentine il morfo da te presentato, con quella caratteristica strozzatura dei giri, e continuo a constatare come ad esso sia sempre associata una protoconca più cilindrica, più translucida e di colore chiaro, come puoi vedere nella seguente fotografia:
Tuttavia, è sempre riferibile al "gruppo" scalaris.
Ciao
Continuo a ritrovare nelle acque salentine il morfo da te presentato, con quella caratteristica strozzatura dei giri, e continuo a constatare come ad esso sia sempre associata una protoconca più cilindrica, più translucida e di colore chiaro, come puoi vedere nella seguente fotografia:
Tuttavia, è sempre riferibile al "gruppo" scalaris.
Ciao
Gabriele
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Re: Cerithiopsis da identificare
Ciao Gabriele ,
molto belle le tue foto, ed anche molto chiare le tue osservazioni. Al momento con l'ottica montata sullo stereoscopio, non posso fare di più, quanto vedi te sugli ingrandimenti della protoconca è lo stesso che vedo anch'io. L'esemplare non è tanto fluitato, ma deve avere subito dei colpi, evidenti nella mancanza di qualche granulo ed anche forse nei particolari della protoconca, un po alterati dagli urti. Ho consultato diverse pubblicazioni su tale famiglia di molluschi, non mi pare d'aver visto altre specie con esemplari lunghi quanto quelli esposti, che presentano quella caratteristica strozzatura al centro dei loro giri.
Probabilmente questo esemplare appartiene alla specie C. scalaris, un morfo della stessa, come da te proposto.
Così lo classificherò.
Ti ringrazio per gli interventi e le splendide foto che ci hai mostrato,
un saluto,
Flavio
molto belle le tue foto, ed anche molto chiare le tue osservazioni. Al momento con l'ottica montata sullo stereoscopio, non posso fare di più, quanto vedi te sugli ingrandimenti della protoconca è lo stesso che vedo anch'io. L'esemplare non è tanto fluitato, ma deve avere subito dei colpi, evidenti nella mancanza di qualche granulo ed anche forse nei particolari della protoconca, un po alterati dagli urti. Ho consultato diverse pubblicazioni su tale famiglia di molluschi, non mi pare d'aver visto altre specie con esemplari lunghi quanto quelli esposti, che presentano quella caratteristica strozzatura al centro dei loro giri.
Probabilmente questo esemplare appartiene alla specie C. scalaris, un morfo della stessa, come da te proposto.
Così lo classificherò.
Ti ringrazio per gli interventi e le splendide foto che ci hai mostrato,
un saluto,
Flavio