quello che penso della S.I.M.

Forum dedicato alla vita sociale della Società Italiana di Malacologia e alla comunicazione di mostre e congressi nell'ambioto malacologico.

Moderatori: Paolo Russo, Walter Renda, Alessandro Hallgass, Mauro M. Brunetti

Mauro M. Brunetti
Messaggi: 75
Iscritto il: martedì 16 ottobre 2012, 14:08

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da Mauro M. Brunetti »

ciao
intanto un caldissimo benvenuto a Maurizio bye bye bye
faccio notare che lui sottolineava come :
molti soci SIM, ultimamente, hanno pubblicato lavori, anche di una certa rilevanza su riviste non italiane, anche prive di impact factor, e questo, a mio parere, riflette uno stato di velato malessere della Società credo che occorra capire i motivi reali di questo e, trovate le cause, cercare di trovare le possibili soluzioni...
spero di non essere troppo provocatorio a inserire anche l'intervento di Vittorio Garilli, persona che stimo, che penso sia pieno di cose sensate:

"Caro Mauro,

da tempo non sono più socio SIM, tuttavia gli argomenti e le discussioni da te proposti mi sembrano interessanti e fondamentali per il rilancio del Bollettino Malac. così come di altre riviste, vedi Boll. Soc. Paleont. It.
Sono perfettamente d'accordo con te sul passaggio online delle riviste, magari mantenendo il cartaceo per chi non digerisce l'uso del computer (credo oramai in pochi). Questo ridurrebbe sensibilmente le spese per le quote e invoglierebbe ad un ritorno chi, come me, ha deciso di troncare diversi abbonamenti per motivi strettamente economici. Per ciò che riguarda il contributo autori sono contrario, almeno in linea di principio. Gli autori sono fondamentali per la sopravvivenza di ogni rivista e in molti casi non sono coperti da fondi universitari, con le conseguenze che puoi immaginare. Tuttavia se il contributo fosse modesto o comunque differenziato non avrei nulla in contrario.

Altro modo di rilanciare la rivista potrebbe essere quello di ottenere un impact factor, cosa che darebbe al Boll. una veste molto più "adatta" al mondo della ricerca istituzionale, sempre a caccia del fatidico IF. Ma naturalmente questo argomento apre discussioni assai più ampie e ardue.

CARI SALUTI
vittorio"


Mauro
maurizio forli
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Iscritto il: domenica 18 novembre 2012, 19:03

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da maurizio forli »

Vedo con piacere che la discussione proposta da Mauro sta' pian piano coinvolgendo sempre più gli amici soci, e non solo, sulle prospettive della nostra associazione. Altra nota molto positiva sono gli interventi del nostro presidente che a quanto pare, ha iniziato molto bene ad occuparsi delle cose societarie. Voglio esprimere anch'io il mio parere come semplice socio, svincolata dal mio ruolo di segretario all'interno del consiglio perchè quelle di seguito sono solo le mie opinioni personali. Le decisioni societarie sono prese a maggioranza durante le riunioni e quindi possono essere diverse dal mio punto di vista. L'importante è essere tutti collaborativi una volta presa una decisione, senza ostruzionismi e personalismi vari. Le cose proposte finora sono tutte più o meno accettabili ma vanno fatte in tempi e modi diversi. Partendo da un argomento in ordine sparso...contributo sulla stampa per gli autori: se non in casi eccezionali quali lavori monumentali a colori, o supplementi speciali, sono contrario per due motivi fondamentali, il primo è quello ricordato da Paolo e il secondo, a mio parere il principale attualmente, è che non abbiamo poi così tanti lavori da pubblicare, per tutta una serie di motivi, non ultima la periodicità semestrale, e far pagare anche poco, potrebbe scoraggiare qualcuno dal proporci la stampa del proprio lavoro, creando ancora più carenze. Qualche anno fa' le riviste malacologiche appetibili non erano poi molte, adesso con internet, ce ne sono assai di più e alcune anche più veloci nella divulgazione degli articoli e nella loro quantità per ciascun numero pubblicato. Inoltre i contributi di qualsiasi genere, sia pure semplici donazioni, possono creare problemi di gestione finanziaria. Mi spiego meglio: come società senza fine di lucro non possiamo avere utili e quindi tutte le donazioni o incassi dovrebbero essere registrate appositamente e con scrupolo. Fintanto che le cifre rimarrebbero nell'ordine di pochi euro non credo che saremmo costretti a modificare la ns forma fiscale, ma lo dovremmo fare sicuramente gestendo donazioni e contributi per la stampa o sponsorizzazioni. In questa ottica era stato chiesta la trasformazione in onlus ma la domanda non è stata accettata per mancanza dei requisiti di legge. Per cui al momento eviterei quanto più possibile queste forme di piccolo finanziamento, tuttalpiù regaliamo qualche "abbonamento" iscrivendo qualche amico, come si faceva una volta, ora non so, con Topolino o il club degli editori.
Il secondo punto, in parte conseguenziale riguarda la messa on line del notiziario e del bollettino. Sicuramente andrà fatta questa operazione, magari cominciando con il Notiziario che non avendo articoli scientifici, può essere usato come "cavia" per verificare il funzionamento del sistema. Poi si potrebbe passare al Bollettino. Questo passaggio però non è né facile né immediato. La gestione scientifica del bollettino è competenza del direttore scientifico e del comitato scientifico, costituito per ovvie ragioni, da malacologi professionisti, a cui dobbiamo in primis rivolgerci per lo sviluppo di questo progetto e la sua realizzazione. E qui a mio parere è il punto chiave di tutto. La SIM qualche anno fa, diciamo una ventina? oltre ad avere soci più giovani, e in tempi migliori di adesso, aveva una maggiore partecipazione da parte degli amici universitari che si impegnavano in prima persona per cercare di portare il bollettino ad essere una delle riviste più prestigiose in ambito malacologico. Per tutta una serie di motivi questo si è realizzato solo parzialmente. Sarebbe ora di riprovarci tutti insieme. A mio parere la comunità malacologica italiana è vasta ma non grandissima e gli strutturati che si occupano di malacologia sono da considerarsi dei benemeriti e in fin dei conti dei "sopravvissuti ad un'era geologica". Chi seriamente al giorno d'oggi si iscrive all'università per studiare i molluschi e farne una prospettiva di lavoro? credo solo alcuni che vivono la cosa come passione. Noi collezionisti saremmo duemila in tutta Italia..... necessita quindi costruire una nuova visione della malacologia e della SIM, recuperando chi si è distaccato per i motivi più svariati, sia semplice appassionato che "strutturato" (gli amici che lo sono mi scuseranno per il brutto aggettivo) e creando nuovi stimoli alla partecipazione collettiva. Cosa che è venuta a mancare un po' dappertutto non solo nelle società naturalistiche. Per ricreare una serie di contatti e per cercare di implementare le occasioni di contatto con tutti i malacologi, soci e non soci, inizierei con l'usare la posta elettronica per messaggi tipo news da inviare di tanto in tanto. Ad esempio comunicazioni sociali, segnalazioni , pdf di lavori, etc. piccoli servizi che possono essere inviati a tutti coloro che volessero partecipare, magari riservando ai soli soci aree particolari del sito, o vantaggi che possano invogliare ad iscriversi.
vista anche l'ora, mi fermo qui, riservandomi eventualmente di riprendere il discorso un poco più avanti.
cari saluti a tutti
Maurizio
Paolo Russo
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Iscritto il: mercoledì 10 ottobre 2012, 14:42

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da Paolo Russo »

Cari amici
Forse non tutti sono informati, ma le procedure per avere l'indicizzazione (o Impact factor) sono in atto da quasi un anno e già abbiamo qualche riscontro.

Leggo con piacere la nota di Maurizio il quale motiva assennatamente la difficoltà del contributo da parte degli Autori e ammetto che non avevo pensato a questo risvolto che in effetti rende complicata la cosa, ma era solo una delle idee che stanno mano mano sorgendo da questi dibattiti che da lungo tempo non si leggevano e questa partecipazione mi fa molto piacere.

Maurizio ha poi menzionato uno dei problemi che più mi toccano e cioè quello degli strutturati che mancano nella vita attiva della Società; l'altra cosa che, come ho già detto, mi sta molto a cuore è far tornare a scrivere sul nostro Bollettini gli associati che da un pò si rivolgono altrove. Ho appena iniziato il mio mandato, e spero di ottenere dei risultati in questo senso. Assicuro che mi darò da fare anche su questo tema.
Paolo
maurizio forli
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Iscritto il: domenica 18 novembre 2012, 19:03

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da maurizio forli »

Eccomi ancora...approfitterei per chiedere un parere su quali sarebbero "i servizi" che vi piacerebbe ricevere come soci SIM, in esclusiva, oltre naturalmente alle pubblicazioni. Si pensava di riservare delle aree sul sito per i soli associati in cui poter inserire ad esempio l'elenco delle specie (indice specifico) di tutte le pubblicazioni SIM, (utilissimo per ricerche di vario tipo) accessibilità on line alla biblioteca SIM, attualmente in fase di sistemazione presso l'Università di Bologna, possibilità di scaricare pdf di articoli malacologici ricevuti da altre riviste, elenco degli articoli di interesse malacologico sulle pubblicazioni ricevute. Che ne dite? Penso che i vs suggerimenti potrebbero essere concretamente presi in considerazione, salvo fattibilità e costi, visto che stiamo parlando di fare un qualcosa di nuovo e di più "attraente" per chi si associa. Sarebbe controproducente ed anche inutile da parte nostra impegnarsi in qualcosa che non trova l'approvazione dei fruitori rispetto magari ad altre necessità o aspettative.
In fiduciosa attesa... bye
maurizio
Mauro M. Brunetti
Messaggi: 75
Iscritto il: martedì 16 ottobre 2012, 14:08

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da Mauro M. Brunetti »

ciao
mi sembra una accozzaglia....di cose ottime!!!d'accordo su tutto, l'unica cosa che mi preoccupa e che vedo solo una risposta (la mia).
Mauro
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Gabriele Macrì
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Iscritto il: martedì 16 ottobre 2012, 14:06

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da Gabriele Macrì »

No, no! Ci sono anch'io! Quanto proposto da Maurizio sarebbe un insieme di servizi di straordinario valore per gli iscritti; e a questo punto, diciamocelo, anche uno straordinario incentivo per iscriversi alla società.
Approfitto anche per ri-caldeggiare il passaggio alla sola via telematica del Notiziario, purchè si ritorni ad una cadenza più ravvicinata di pubblicazione: in quanto, appunto, notiziario, mi sembra assurdo che abbia una cadenza inferiore a quella del Bollettino. Inoltre, dato che non costerebbe nulla, non sarebbe neanche necessario attendere di raggiungere quel dato numero di pagine per andare in stampa, ma si potrebbe rispettare una cadenza trimestrale, inserendo solo quel materiale che è disponibile al momento. Immagino anche che ci sia un motivo per il quale è liberamente scaricabile anche dai non soci, ma non riesco a comprenderlo...
Senza la pretesa di dire niente di straordinario, un caro saluto
Gabriele
Mauro M. Brunetti
Messaggi: 75
Iscritto il: martedì 16 ottobre 2012, 14:08

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da Mauro M. Brunetti »

perfettamente d'accordo con te !!!
ciao
Mauro
altri pareri?
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angelo vannozzi
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Iscritto il: domenica 11 novembre 2012, 19:25

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da angelo vannozzi »

concordo con gabriele, straordinario è l'aggettivo giusto per definire l'idea di maurizio, avere la possibilità di accedere alla biblioteca della sim sarebbe un servizio di eccezionale importanza, per quanto fornita possa essere la biblioteca personale e per quanto ricche possano essere le biblioteche pubbliche che si possono raggiungere, ci sarà sempre qualcosa di introvabile; sarebbe inoltre un complemento ai testi storici fondamentali che ora sono disponibili in rete tramite ad es. archive.org o biodiversitylibrary.org
ma a proposito del cartaceo e della biblioteca della sim, per continuare ad avere scambi con altre riviste non si dovrà continuare a stampare un minimo di copie?

ciao

a
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Gabriele Macrì
Messaggi: 124
Iscritto il: martedì 16 ottobre 2012, 14:06

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da Gabriele Macrì »

Sì, Angelo, nel mio primo intervento accennavo proprio a questo aspetto, lo scambio con altre riviste. Proprio per questo motivo penso che sia indispensabile stampare su carta il Bollettino: anche se ridurre il numero di copie non costituisce un risparmio sensibile (come puntualizzato da Maurizio), si potrà comunque risparmiare qualcosa sulle spese postali se un certo numero di soci opterà per il formato digitale.
Ciao
Gabriele
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angelo vannozzi
Messaggi: 68
Iscritto il: domenica 11 novembre 2012, 19:25

Re: quello che penso della S.I.M.

Messaggio da angelo vannozzi »

sì hai ragione, mi era completamente sfuggita quella parte del tuo intervento

ciao

a
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