due Chrysallida da identificare

[Flavio De Santis]

Ciao ,
ho trovato queste due micro in detrito recuperato all'Elba, Loc. Punta d'Arco, 45 m, 2012. L'esemplare a sx è lungo 1.45 mm e penso che possa essere una Parthenina emaciata, mentre quello a dx è lungo 1.25 mm, presenta n° 3 cordoncini spirali sull'ultimo giro e penso che potrebbe essere una Chrysallida fenestrata. Il 2° degli esemplari citati, la presunta fenestrata, dispone di un lievissimo dente columellare e ombelico minimo. Ho evitato di pulire questi due esemplari più di tanto, sia per avere maggior contrasto sui loro particolari, che per il timore di perderli.
Aspetto con interesse il parere degli esperti a riguardo di queste due entità.
saluti-Flavio

[ermanno quaggiotto]

... quella a sinistra è ok ... quella a destra, se la memoria non m'inganna, è una clathrata.

Ermanno

[Flavio De Santis]

Ciao Ermanno ,
l'esemplare a destra della foto, pare che disponga di un lieve ombelico, che secondo la tabella per l'identificazione, "diciamo veloce" delle specie del genere, è l'unico particolare che non torna per assegnarla a clathrata. Comunque se hai identificato senza disporre di riferimenti questi due esemplari , complimenti hai un'ottima memoria.
Provvedo a fare un ingrandimento della zona ombelicare, affinché poi possiamo discuterne.
Saluti e grazie,
Flavio

[Walter Renda]

Una pulitina io l'avrei data. Non è molto difficile.

[Flavio De Santis]

Ciao Walter ,
a riguardo di pulitine, mi stuzzichi, sai che non mi trattengo da nessun intervento anche sulle conchiglie micro. Ma è un po di tempo che diciamo sono sfi...., sfortunato con le micro, al momento le tengo come sono, poi se dovessi averne la necessità le pulirò in acqua distillata con ultrasuoni, asciugandole poi con alcol, un sistema che toglie qualsiasi tipo di polvere sugli oggetti, anche piccoli. Tale sistema lo usavo su piccoli oggetti in metallo, devo ancora sperimentarlo sulle conchiglie, ma penso che l'effetto debba essere lo stesso. Resta sempre però il problema di maneggiare queste micro, che tendono quando prese con le pinzette a scivolare e a rompersi...
Comunque caro Walter, tengo anche conto del consiglio che tempo dietro mi diede Enzo, di evitare di pulire in generale le micro, per il motivo che le polveri di detrito che queste hanno tra le sculture, aiutano per contrasto a facilitare la loro identificazione.
Flavio

[Walter Renda]

Enzo avrà pure ragione ma queste hanno il catrame addosso!!!!
Comunque il metodo che hai descritto è il migliore. Solitamente aggiungerei qualche goccia di glicerolo all'ultimo passaggio in alcool e vedrai la differenza.

[Flavio De Santis]

ciao Walter,
farsi le soluzioni in casa, sarà pure divertente ed economico, però visto il costo di un litro di prodotto già preparato per quel tipo di pulitura, penso che sia più conveniente acquistarlo. Tutte le forniture per laboratori di oreficeria dispongono della soluzione preparata e garantita come qualità, quindi esente da sostanze che possono alterare i colori degli oggetti da pulire. A riguardo invece di ciò che si trova sulle due micro oggetto di questo post, non vedo catrame ma solo delle parti a rilievo che hanno subito tipo un trattamento di lucidatura per effetto dello sfregare con le punte delle pinzette e dell'umettatura con gli oli della plastilina, l'esemplare a sz, per il resto sono ambedue cosparse di polveri varie che corredano ampiamente il detrito da cui sono state prelevate.
Un saluto,
Flavio