Haliotis da identificare

Discussioni sui molluschi della Classe Gastropoda del Mediterraneo

Moderatori: Paolo Russo, Walter Renda, Agatino Reitano, Gabriele Macrì

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Flavio De Santis
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Haliotis da identificare

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao,
questa estate in un'isola a nord-est della Sardegna, ho trovato questa haliotis a circa 3,5 m su un fondale roccioso che si alternava con aree interessate da medi posidonieti. Tale fondale era invaso dai ricci e proprio sopra uno di questi ho recuperato morto l'esemplare del post, lungo 2,7 mm, che mostra in trasparenza molto bene i colori della parte esterna del nicchio e che forse potrebbe appartenere alla specie mykonosensis??
Chiedo un parere agli esperti del forum.
Dell'isola ho esplorato circa 2 km di costa, potendo vedere in diversi giorni molti nicchi di haliotis morte, su fondali da 1 a 6 m, ma della forma e del colore come quelli dell'esemplare esposto, non no ho visto nessun altro.
Grazie e un saluto a tutti,
flavio
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Nappus
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Re: Haliotis da identificare

Messaggio da Nappus »

A parer mio si tratta di Haliotis tuberculata ;)
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Walter Renda
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Re: Haliotis da identificare

Messaggio da Walter Renda »

Condivido quanto dice Andrea. Per noi comuni mortali riconoscere la conchiglia di H. mykonosensis è possibile solo se c'è l'animale.
Certo, se in zona trovo vivente molti esemplari di H. mykonosensis, allora potrei spingermi (ma non avere mai la certezza assoluta) fino a dire che anche quel nicchio senza animale apparteneva ad un H. mykonosensis.

Ne approfitto per fornire alcune precisazioni sul nome utilizzato da Andrea. A mio parere, ricalcando quanto trovate scritto anche su Worms, il nome corretta da utilizzare per il Mediterraneo è Haliotis tuberculata lamellosa Lamarck, 1822.
La Haliotis tuberculata tuberculata Linnaeus, 1758 è associata agli esemplari Atlantici.
Ma ............ c'è un Ma.
Quest'ultima sottospecie è riportata nel seguente lavoro:
Terlizzi, A.; Scuderi, D.; Fraschetti, S.; Anderson, M.J. (2005). Quantifying effects of pollution on biodiversity: a case study of highly diverse molluscan assemblages in the Mediterranean. Mar. Biol. 148(2): 293-305
per l'area sud della Puglia.
Ciao
Walter
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Nappus
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Re: Haliotis da identificare

Messaggio da Nappus »

C'era pur un motivo per cui non ho specificato la sottospecie ;)
Flavio De Santis
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Re: Haliotis da identificare

Messaggio da Flavio De Santis »

Ciao ad Andrea e a Walter bye ,
il fatto che in un certo areale marino, non si trovino molte H. mykonosensis vive, non dovrebbe essere una grande eccezione, in quanto nei diversi areali da me visitati, di questa specie non si trovano nemmeno tanti esemplari morti. L'unico sito dove ho trovato due nicchi certi di tale specie, se ricordo bene poi non tanto vicini l'uno all'altro, è stato presso l'isola di Zante in Grecia. Comunque in detto sito, un caro amico ne trovò circa una 30° di esemplari nei giorni immediatamente precedenti a quelli della mia visita che decoravano le tane dei Polpi, evidentemente quei luoghi sono favorevoli, ma non del tutto visto quanto è predata, alla vita della H. mykonosensis. Nei nostri lidi, non mi pare d'aver letto di notevoli concentrazioni di tale specie, forse la stessa è presente al momento in modo pionieristico. Dell'esemplare esposto il fatto che mi lascia molto perplesso circa la sua non appartenenza alla specie suddetta, è la notevole sottigliezza e di conseguenza la sua trasparenza, che se ricordo bene è una delle caratteristiche principali della H. mykonosensis. Esemplari della stessa dimensione e con molte escrescenze sulle superfici esterne trovati nel medesimo areale, dispongono di un maggiore spessore del niccchio, nessuna trasparenza e meno brillantezza sulle loro superfici interne. Certo che identificare un solo esemplare come H. mykonosensis solo disponendo delle caratteristiche del nicchio è molto azzardato, aver potuto disporre del suo mollusco con la visione dei suoi epidodi, sarebbe stato sicuramente meglio. Quindi i vostri pareri sono sicuramente avveduti, a me non resta altro che sperare che prima o poi si trovi un metodo certo di identificare tale specie in base ad alcune caratteristiche conchigliari, chissà?
Grazie degli interventi,
flavio
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