A mio parere si tratta di Turritella spirata (Brocchi) ..solo un po' consumata ed erosa in modo tale da esaltarne un poco più del solito le sottili corde spirali...
non sono d'accordo, T. spirata presenta la disposizione dei cordoni spirali completamente differente, poi si tratta dei primi giri che nella specie di Brocchi sono sempre "carenati", inoltre il mio esemplare non è usurato (prova ad ingrandirlo)
ciao
Mauro
Premettendo che dovrei fare dei confronti diretti ... vista così ... per la posizione dell'angolosità e per la scultura spirale , la direi vicina a decipiens.
Controllerò questa sera sulle mie decipiens.
Come al solito mi sono rivolto al buon vecchio Sacco che, nel volume XIX, nell'elencazione delle turritelle fossili del terziario del Piemonte e della Liguria, riporta la varietà laevirotundula di Zaria subangulata e che mi pare riporti qualche carattere dell'esemplare raffigurato sda Mauro.
dalla descrizione latina si evince l'assenza della carena (non angulati, mentre dalla figura che riporto dallo stesso Autore si rilevano i fitti cordoncini spirali.
Riguardo all'attribuzione specifica risalta l'annoso problema di come considerare le varietà istituite da Sacco, Autore veramente fecondo in questo campo: la mia idea è che, dopo l'esame diretto dei tipi, spesso si dovrebbe giungere ad una rideterminazione con la elevazione a bona specie in molti casi.
Ciao.
Allegati
Zaria subangulata laevirotundula.jpg (23.13 KiB) Visto 10772 volte
Anch'io avevo controllato il Sacco ed ero arrivato alla tua stessa conclusione, vista anche la località di raccolta ... mi lasciava perplesso la posizione della carena centrata sulla spira e non spostata verso il terzo inferiore come nella tipica spirata e nell'esemplare illustrato da Sacco ... poi bisogna tenere conto delle dimensioni dell'esemplare di Mauro, che purtroppo non conosciamo.
ciao
secondo me siamo ancora un po' lontani, la posizione della carena non torna e anche il numero dei cordoncini spirali, almeno da quello che si intuisce dalla "var." di Sacco. neppure. Ci sarebbe anche un'altra varietà: la pseudorotondula da Bordighera, ma credo che senza vedere i tipi sia dura...
In ogni caso la scultura a cordoncini così fitti (e uguali) mi ricorda anche molto il tipo di scultura della unicarenata a cui credo corrisponda la Archimediellabicarinata var. conoligustica (da Albenga), insomma ste' Turritelle
ciao
Mauro
Avevo pensato anche alle Archimediella ... ma sarà che ho visti molti esemplari della specie tipo del genere, che sinceramente avevo qualche difficoltà ad avvicinarla a quel gruppo.
Concordo con te Mauro, che se le differenze stanno anche nella scultura spirale, senza visionare i tipi, sarà ben difficile arrivare a una classificazione sicura.
Certo che i turritellidi non hanno nulla da invidiare ai cerithidi come rogne ....
Ho confrontato la foto della tua turritella con numerosi esemplari di Turritella decipiens di media sui 17 - 20 mm di altezza ... a parte la base più angolata, non sembrano presentare differenze sull'ordine di evoluzione della scultura spirale e sull'andamento delle linee di accrescimento ... per "tagliare la testa al toro" dovresti trovare qualche esemplare fossile completo di protoconca ... in ogni caso, ho l'impressione che il tuo esemplare sia uno dei trisavoli di quelli tutt'ora viventi lungo le coste tunisine.
Avevo preparato anche una foto, ma non riesco a allegarla ... indipendentemente dalle dimensioni.