Bollettino Malacologico, in che formato?

Forum dedicato alla vita sociale della Società Italiana di Malacologia e alla comunicazione di mostre e congressi nell'ambioto malacologico.

Moderatori: Paolo Russo, Walter Renda, Alessandro Hallgass, Mauro M. Brunetti

ermanno quaggiotto
Messaggi: 135
Iscritto il: sabato 27 ottobre 2012, 13:53

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da ermanno quaggiotto »

... Da dove cominciare ... è dal 1975 che sono iscritto a questa società, a parte un allontanamento di qualche anno tra gli ultimi degli anni 90 e i primi dei 2000 ... sono tornato giusto in tempo per seguire sul forun societario, gli scontri verbali legati alla così detta diaspora avvenuta in quel periodo.

No! non è mia intenzione rivangare acredini di quel periodo, ma solo per ricordare che situazioni di "crisi" la società ne ha passate parecchie e quella non era stata certo la prima ... basta leggere i vecchi bollettini e notiziari per trovare scontri di idee e soluzioni proposte per il miglioramento e avvicinamento degli articoli pubblicati agli interessi predominanti tra i soci.
Comprendo le preoccupazioni di Giuseppe nei confronti di una paventata perdita di qualità ... e con questo non intendo una minore qualità e pregio nei lavori pubblicati in questi ultimi anni, ma solo una forte riduzione della presenza di articoli pubblicati da strutturati nel nostro bollettino.

Coma già fatto notare più di qualche anno fa, sulle pagine del notiziario in risposta di lamentele di alcuni soci, sulla "scomparsa" dei bei lavori di revisione zeppi di belle foto utilissimi alla classificazione di gruppi difficili, la risposta era ed è ... che quei ricercatori si erano dedicati a altro , come altre aree geografiche o ambienti particolari, ma sempre ben lontani dal nostro Mediterraneo... oppure si stavano ritirando ... gli anni passano.
Da aggiungere anche un'altra osservazione, tutti gli autori di nazionalità spagnola, che prima scrivevano nel nostro Bollettino, oppure nella La Conchiglia o in Argonauta ... da quando ebbero Iberus non misero più il naso fuori di casa.

Questa sviolinata solo per dire che le difficoltà del momento non sono esclusivamente da imputare a "errori" nostri , ma anche ai mutamenti generali al di fuori del nostro gruppo ... ad esempio la mancanza di un ricambio generazionale ... sono pochissimi i giovani che si avvicinano alla nostra passione ... e questo sta avvenendo in tutte le società con interessi naturalistici ... con una forte riduzione di iscritti, indipendentemente dalle politiche seguite.

Ma forse sto divagando ... desidero affermare che mi sento di condividere in pieno quanto scritto da Gabriele, sia perchè descrive la mia stessa esperienza e crescita all'interno della nostra società, sia perchè dimostra che i periodi migliori ... d'oro! ... sono stati quando maggiore è stata la collaborazione tra strutturati e appassionati ... un incremento di dati e informazioni che hanno portato alla crescita di entrambi .... Questa è la strada per la quale tanto si è battuto Fernando Ghisotti ... di certo non sempre un facile equilibrio,ma di certo il più proficuo... abbiamo sotto gli occhi, nella nostra vita societaria recente, cosa avvenuto quando si è dato più peso a un piatto o all'altro della bilancia.
Si sta lavorando parecchio per riportare in alto la nostra società, sia a livello economico riuscendo ad avviarsi a una maggiore tranquillità sia come consiglio con l'ingresso di persone la cui esperienza sarà di ulteriore aiuto.

Per quanto riguarda il costo è stato calcolato per avere un minimo di margini che ci potranno permettere di allargare le "offerte" ai soci, sia con la pubblicazione di allegati sia con l'organizzazione di eventuali convegni o giornate di studio ... siamo sulla buona strada per l' I.F. e questo ci porterà nuovi autori ... solo un po di pazienza.

A riguardo degli argomenti trattati negli articoli pubblicati nel nostro bollettino e notiziario , penso che sia chiaro che è impossibile accontentare le "aspettative" di tutti i soci contemporaneamente ... tutto dipende da cosa si ha a disposizione .... anche questo argomento molto dibattuto nella nostra vita societaria ( invito gli amici di andarsi a rileggere i vecchi bollettini riprodotti nel nostro sito, per rendersi conto di quanto sia vetusto questo problema) ... per quanto riguarda le critiche alle tesi presentate nei vari articoli ... su questo, come qualsiasi altra rivista o bollettino ... i responsabili di quanto presentato sono solo gli autori , i direttori scientifici o i revisori non possono escludere un autore solo perchè è "antipatico" , ma intervenire perchè sia conforme alle regole della rivista e seguire una giusta argomentazione.

Concordo con Walter e Paolo che sia il momento di tornare almeno alle "vecchie" lettere al Direttore in uso nei primi anni della nostra società ... ringrazio Paolo del suo mettersi a disposizione per ascoltare le osservazioni degli amici soci , che saranno utili per un'azione più equilibrata, ... ma sicuramente per non rovinarci il fegato a vicenda ... per una passione portata avanti per ben altri motivi che per farci del male.



Ermanno
maurizio forli
Messaggi: 41
Iscritto il: domenica 18 novembre 2012, 19:03

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da maurizio forli »

Permettetemi di farvi conoscere alcuni fatti e la mia opinione au alcuni punti dei messaggi precedenti senza travalicare, per quanto riuscirò, l’argomento su quale formato del Bollettino, e relativa quota sociale, abbiamo come nuova opportunità di scelta.
Partiamo dalla novità della proposta di offrire l’iscrizione alla società a 25€ ricevendo il Bollettino in formato digitale anzichè nel consolidato formato cartaceo.
Come già detto per chi vorrà continuare a riceverlo stampato niente cambierà e la quota di iscrizione è stata confermata in 60€ annui o 50 se versati entro la fine di febbraio. Ferme restando tutte le varie offerte e opportunità di sconti ed iscrizioni a società estere con conseguente diritto alle pubblicazioni relative.
Il Notiziario contributi è già in formato digitale e, come sapete, lo scaricate dall’area riservata.
Mi raccomando solo di farci conoscere la vs scelta tramite l’apposito modulo allegato.
Fin qui mi pare tutto chiaro. Per chi è già socio si tratta di scegliere come rinnovare la propria iscrizione e di conseguenza avere o il formato pdf o il cartaceo, come finora. Lo stesso dicasi per i nuovi soci, non ci sono opportunità diverse.
Perché 25€ ? potevamo fare da una cifra diversa? senzaltro ma i 25 € sono frutto di una valutazione fatta da tutto il Consiglio Direttivo che ha tenuto conto delle variabili legate al numero dei soci, ai costi di realizzazione e spedizione, agli eventuali avanzi o perdite di bilancio e non ultimo, la possibilità di allargare la base degli associati offrendo un’opportunità in più anche a soci di nazionalità diversa dalla nostra o a chi è indeciso ad associarsi a causa dell’attuale quota ritenuta, a torto o a ragione, troppo onerosa per le proprie e altrui tasche.
Io personalmente ero convinto di fare 30€, cioè la metà dell’attuale quota sociale, in quanto, secondo le mie valutazioni era la cifra più idonea a permettere una continuità di disponibilità finanziaria tale da essere paragonata all’attuale e anzi tale da permettere un piccolo avanzo da destinarsi a nuove iniziative quali ad esempio borse di studio, organizzazione di incontri, convegni e cose varie, atte alla diffusione della malacologia in genere ed alla partecipazione sociale. Al limite anche una cena sociale annua ...
Comunque 25€ sono una cifra accessibile a chiunque sia interessato, equivale più o meno a cinque pacchetti di sigarette o a due chili di parmigiano di qualità discreta, a dieci colazioni etc ... fate voi.
Se qualcuno ha questi problemi me ne dispiaccio molto e sinceramente, senza offesa per nessuno s’intende, se ne avessi anch’io probabilmente propenderei per i due chili di parmigiano o per le colazioni, alla faccia della SIM.
Ma poichè spero e credo che di questo non si tratti, sono convinto che la cifra sia congrua e sia un’opportunità in più che è disponibile, e scusate se è poco.
Come premessa al seguito del mio pensiero, un paio di precisazioni che tutti sanno ma che ci tengo a sottolineare, non per avere la medaglia ma per la verità dei fatti, la prima è che nessuno tra i Consiglieri o facente parte della SIM a qualunque titolo, lucra o guadagna dall’attività svolta. Non ci rimborsiamo nessuna spesa fatti salvi i pochi euro per le necessità di Segreteria, che naturalmente non prendo io ma sono usati per acquistare quel poco di carta e toner che servono. Seconda: la Società Italiana di Malacologia è un’associazione senza fini di lucro, registrata ma non idonea a ricevere introiti pubblicitari o sponsorizzazioni.
Questo per scelta e perchè se fosse diversamente dovremmo giocoforza trasformarsi in qualcos’altro, onlus compresa, che comporterebbe delle dirette e strette responsabilità fiscali e penali del Presidente e di tutti i Consiglieri, con relativi obblighi fiscali e tributari. Come più volte e da più anni dibattuto la scelta è stata quella di rimanere come status sociale come siamo quindi, NON possiamo ricevere alcuna pubblicità o altra forma di introito, tipo far pagare gli Autori per le loro pubblicazioni, che non siano le quote sociali o la cessione delle ns pubblicazioni. Pertanto è categoricamente esclusa la possibilità di approvvigionarsi finanziariamente tramite inserzioni pubblicitarie o altro con l’attuale statuto societario.
Un qualsiasi articolo, dicasi articolo, di una delle riviste on-line simili o paragonabili al Bollettino Malacologico costa mediamente di più dei 25€ di cui parliamo. A tutti fa comodo/piacere scaricare i pdf a gratis o a “ufo” talvolta più o meno piratati e di cui anch’io mi servo o attingo alla bisogna per quanto mi interessa, ma è anche vero che i 25€ sono l’iscrizione alla Società e le pubblicazioni sono di conseguenza, non viceversa, anche se in pratica volendo, cambia poco.
Cambia se si vuole l’atteggiamento di ciascuno di noi nel considerarsi appartenenti ad un’associazione con altri soci/amici o semplici conoscenti :) con uno scopo in comune, l’interesse per le conchiglie e la malacologia. Se non è così, salvo casi eccezionali che sempre possono verificarsi, a parer mio 1€ o 25 son sempre troppi.
Cari saluti a tutti
maurizio
Gianni Praloran
Messaggi: 69
Iscritto il: giovedì 7 febbraio 2013, 18:51

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da Gianni Praloran »

Scusate...ma se leggete il mio post precedente,ho fatto una somma di euro 60(iscrizione Sim) + 25 bollettino in pdf.....e nessuno ha detto nulla.
ma quello che ha scritto Maurizio è totalmente diverso e allora mi ripeto"forse c'è stato un malinteso" o meglio una cattiva spiegazione della nuova struttura.
Da quello che leggo si evince che se volessi iscrivermi alla Sim dovrei solo pagare un bollettino di 25 euro annui e su mia richiesta ricevere il bollettino in formato pdf.....giusto ?????
Quindi c'è stato un abbassamento delle quote!
Se ho capito male,ammazzatemi,ma se è così mi congratulo per l'enorme sforzo fatto.
Saluti a tutti
PS se è così mi iscrivo :D
Alessandro Margelli
Messaggi: 97
Iscritto il: domenica 14 aprile 2013, 13:50

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da Alessandro Margelli »

Gianni, è evidente che sei andato incontro ad un malinteso ( che però nessuno ti ha corretto, come tu dici :D )

Mi fa piacere che tu abbia deciso di divenire socio , benvenuto !

Alessandro Margelli
Paolo Russo
Messaggi: 169
Iscritto il: mercoledì 10 ottobre 2012, 14:42

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da Paolo Russo »

Ciao Gianni
è esattamente così e ti ringrazio per aver riconosciuto lo sforzo che abbiamo fatto per rendere più accessibile l'appartenenza alla SIM.
Se come mi auguro, sarai dei nostri, contatta l'amico Maurizio Forli per i dettagli.
A presto
Paolo
mauro doneddu
Messaggi: 29
Iscritto il: domenica 22 marzo 2015, 14:24

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da mauro doneddu »

Ciao a tutti.
Nonostante la mia quasi nulla partecipazione al forum mi sento comunque molto legato a quest’associazione, della quale sono socio ormai da 37 anni. Non sono tanti quanto i 49 anni di Alessandro Margelli o i 40 di Ermanno Quaggiotto, ma è pur sempre un bel po’ di tempo. Che dire, ci sono affezionato e mi mancherebbe se dovesse cessare di esistere. Apprezzo perciò gli sforzi fatti per cercare di incrementare il numero di soci, e la proposta di dimezzare le quote per chi si accontenta del formato digitale va senz’altro in questa direzione. Se ho dei dubbi, vanno in direzione opposta a quelli precedentemente prospettati, non sarà per caso un passo “rischioso” per le finanze della società? Mi spiego: ho un minimo di competenza su costi tipografici e di stampa, per cui so che dimezzando la tiratura di un libro o di una rivista non si dimezzano i costi, ma si ha un risparmio di parecchio minore. Perciò, ipotizzando che 2/3 dei soci scelgano il formato digitale e solo 1/3 scelga il cartaceo, gli introiti per la società sarebbero ridotti di un terzo, ma i costi tipografici, scenderanno di un terzo? Spero abbiate fatto bene i conti. In ogni caso, anche per questi motivi, giudico oltremodo rischioso un’ulteriore riduzione delle quote al di sotto di 25 €. Altro discorso sarebbe se invece si passasse totalmente al digitale, azzerando del tutto i costi tipografici; in questo caso la quota associativa potrebbe essere molto più ridotta senza rischi.
Passando al discorso della scelta del formato, devo dire che ancora non ho inviato la mia opzione perché sono molto combattuto fra opposte pulsioni. Da un lato c’è la netta preferenza per il cartaceo, col quale mi trovo così più a mio agio che arrivo a stamparmi gli articoli che ho in formato digitale se mi interessano in modo particolare per cui voglio studiarli a fondo. D’altra parte ho un pessimo rapporto col servizio postale, dovuto a una lunga storia di spedizioni mai arrivate o di ritardi misurabili in ere geologiche, per cui un formato digitale che potrei comodamente scaricare dal sito mi eviterebbe sicuramente diverse arrabbiature. A proposito, i sommari dell’ultimo numero del bollettino sono da tempo sul sito, ma il fascicolo non mi è ancora arrivato, è così per tutti?
Quindi, prima di scegliere vorrei fosse chiarita una cosa: chi opta per il cartaceo avrà i fascicoli via posta e ANCHE il pdf digitale, o SOLO i fascicoli? Perché nel primo caso non c’è storia, scelgo il cartaceo (che quando arriva arriva, chi se ne frega del ritardo, intanto ho il PDF che mi anticiperà i contenuti senza dover aspettare), se invece l’ipotesi due è quella corretta, allora devo pensarci. Qualcuno può spiegarmi come andranno le cose?
Mauro
Paolo Russo
Messaggi: 169
Iscritto il: mercoledì 10 ottobre 2012, 14:42

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da Paolo Russo »

Caro Mauro
grazie per il tuo intervento.
Abbiamo lungamente dibattuto in direttivo la questione quote e siamo giunti a decidere per 25€ ritenendo tale cifra un pò al limite, ma sufficiente per garantirci un minimo di tranquillità.
Lo scopo principale di tutto questo è ovviamente la speranza di poter attirare qualche giovane che deve fare i conti con il portafoglio. Sono loro la nostra speranza per assicurare alla SIM una lunga vita.
Ovviamente l'altro scopo è quello di uniformarci alle altre riviste scientifiche, molte delle quali escono solamente in digitale.
La tua valutazione sui costi di stampa è assolutamente corretta, ma stiamo studiando metodi diversi di stampa digitale che abbattano ulteriormente le nostre uscite.
Resta fissa la quota di impaginazione. Di questo se ne sta occupando Paolo Crovato la cui esperienza in questo campo è davvero notevole.
Un altro abbattimento importante sarà quello dei costi postali che per noi ha un'incidenza davvero elevata.
Ora per poter dare il via definitivo al progetto siamo in attesa dell'esito del "referendum", contiamo quindi di avere quante più risposte possibile al quesito.
Per ultimo ti confermo che il Socio che opterà per il cartaceo avrà accesso anche al formato PDF attraverso l'area riservata del sito; diversamente chi sceglierà il digitale, non avrà più il cartaceo.
Un cordiale saluto
Paolo

Confermo a tutti gli amici Soci e non che sono sempre a disposizione per qualsiasi quesito o richiesta.
mauro doneddu
Messaggi: 29
Iscritto il: domenica 22 marzo 2015, 14:24

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da mauro doneddu »

Paolo Russo ha scritto: Per ultimo ti confermo che il Socio che opterà per il cartaceo avrà accesso anche al formato PDF attraverso l'area riservata del sito;
Un cordiale saluto
Paolo
Allora non ho più dubbi: preferisco poter conservare il cartaceo, se parallelamente avrò in più anche il formato digitale. In questo modo anche chi decide di pagare la quota intera come negli anni precedenti ha qualcosa in più rispetto a prima.
Invio subito il modello compilato e firmato alla mail della segreteria.
Mauro
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Walter Renda
Amministratore
Messaggi: 837
Iscritto il: sabato 7 luglio 2012, 13:34

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da Walter Renda »

Salve a tutti,
rinnoviamo l'invito ai Soci e a chi vorrà diventare nuovo Socio SIM, a compilare il modulo di scelta formato (cartaceo/digitale) del Bollettino Malacologico ed inviarlo alla nostra Segreteria.
Grazie a tutti i patecpanti
formato Bollettino.pdf
(130.04 KiB) Scaricato 429 volte
Ciao
Walter
Giambattista Bello
Messaggi: 29
Iscritto il: venerdì 28 giugno 2013, 17:56

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da Giambattista Bello »

Mi accodo alla discussione con un ritardo di alcuni mesi. Sì, lo so, sono notoriamente ritardato…
Come molti sanno, mi occupo prevalentemente di cefalopodi e, se dovessi valutare il tornaconto in termini di convenienza di quel che ricevo come "cose" tangibili (Bollettini, Notiziari e altro materiale cartaceo) dalla SIM, direi che la mia iscrizione alla SIM sono soldi buttati. Infatti, sto diventando sempre più esclusivista nei miei interessi malacologici; detto in altri termini sono interessato a leggere quasi esclusivamente articoli riguardanti i cefalopodi (e nemmeno tutti…). In definitiva, sul Bollettino e sul Notiziario leggo solo quei pochi articoli scritti da me stesso. Mi sono iscritto anche alla SEM, pochi anni fa, ma anche lì, poco o nulla sui cefalopodi. E allora perché continuo a essere iscritto a SIM e SEM? Perché sono uno che ha così tanti soldi da poterli scialacquare? No, vi assicuro di no (anch'io ho dovuto cominciare a risparmiare seriamente nell'ultimo decennio). Sono un benefattore? La mia beneficenza la faccio altrove, per chi ne ha veramente bisogno.
Il mio guadagno come socio l'ho avuto negli anni e l'ho ancora, non sotto forma di carte (meglio, non solo ciò), ma soprattutto in termini di conoscenze e AMICIZIE. Amici con cui scambiare idee scientifiche, e non solo quelle. Che volete, che parli di conchiglie con la vecchietta, pur gentilissima, dell'appartamento accanto? o con gli amici del coro? con quelli parlo di musica.
Ho avuto piena conferma di ciò nel Convegno Malacologico Pontino dell'ottobre scorso. Non entro nei dettagli, ma vi dico solo che per me è stato bellissimo ritrovarmi in un milieu scientifico-malacologico di ottimo livello, nonostante, ancora una volta, niente cefalopodi, a parte i miei; è stato bellissimo incontrare gli amici siciliani che non vedevo da anni, ma anche tanti altri (non faccio nomi perché so che ne dimenticherei qualcuno). E, oltre a rinnovare vecchie amicizie, ne ho fatte di nuove, all'insegna della simpatia e della stima reciproca … e scusate se è poco. Senza la mia appartenenza alla SIM, tutto ciò non ci sarebbe stato. Così pure, grazie alla mia recente collaborazione al Noticiario SEM ho stretto buoni rapporti con Diego Moreno Lampreave, il redattore, con scambi di informazioni e idee ... e la solita onda di calore umano. Tutto ciò riporta alla mia mente il vecchio adagio "non di solo pane…" che ci ricorda il nostro essere animali sociali, che non sono paghi del solo cibo per la pancia.
Ovviamente, tutto ciò ha un prezzo, che è quello dell'iscrizione alla Società, che è nostra; la SIM siamo noi!!!
Se proprio dobbiamo biasimare qualcuno per i costi cresciuti sproporzionatamente nei decenni, beh, quelli non sono i presidenti e i consiglieri della SIM, ma quei bastardacci che condizionano la nostra economia, che hanno fatto incrementare i costi della pasta, del pane e della birra; nonché i costi dei libri, dei CD, delle riviste, della posta e delle annualità per l'iscrizione alle associazioni scientifiche, come pure a quelle corali. So bene tutto ciò, in quanto come presidente di una associazione musicale mi trovo continuamente ad arrabbattarmi per contenere le spese (rinunciando a tante delle cose belle che facevamo un tempo), da una parte, e, dall'altra, a spiegare agli amici la necessità di quadruplicare (4x, avete letto bene) i costi dell'iscrizione; solo in pochissimi non hanno voluto o potuto accettare gli aumenti e sono andati via. Abbiamo però attuato una politica di sgravi per gli studenti e per un paio di soci poco abbienti; e sta funzionando. Ho aggiunto questi particolari, perché si agganciano all'annoso problema della SIM del reclutamento dei giovani. Ma di ciò sarà opportuno parlare in un'altra sede.
E, a proposito di amicizie nate e cresciute sui banchi della malacologia, concludo con una frase dell'amica di vecchia data Pilar al momento dei saluti, alla fine del convegno CIAC di Hakodate (cefalopodi ovviamente), poche settimane fa: "è stato bello condividere birra e scienza!"
Paolo Russo
Messaggi: 169
Iscritto il: mercoledì 10 ottobre 2012, 14:42

Re: Bollettino Malacologico, in che formato?

Messaggio da Paolo Russo »

Caro Gianni
ti ringrazio davvero per il tuo intervento che ha colto nel segno e che mi trova assolutamente in sintonia con te.
Certamente se tutti ragionassero come noi, la SIM sarebbe ricca, ma purtroppo non è così e dobbiamo fare i conti con correnti di pensiero varie e variabili a seconda dei tempi e delle necessità.
Ma teniamo duro!
Un abbraccio
Paolo
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